[4] N. Osaka b. M. Kostyuk 6-3 6-7(4) 6-2
A un passo dal possibile tracollo. Naomi Osaka è stata vicinissima a vedere materializzarsi lo scenario peggiore nel suo match di terzo turno dello US Open contro un’ottima Marta Kostyuk che per oltre due set ha fatto il massimo per incartare la giapponese tra difese a oltranza e tentativi di allungare lo scambio per arrivare all’errore di una giapponese tutt’altro che impeccabile nel suo killer instict.
Un match thriller, perché l’ucraina era normale underdog dell’incontro ma non ha mai avuto timore di confrontarsi a viso aperto con le doti della sua avversaria. E a un certo punto è stata veramente vicina a causare un grande scossone nel tabellone femminile perché nel momento di maggiore incisività sua e difficoltà di Naomi è stata sullo 0-40 avanti 2-1 nel terzo set. Tre palle break causate da una giapponese che non metteva la prima in campo e giocava male il colpo in uscita dalla seconda di servizio. Nel momento più importante, però, Osaka ha ritrovato il servizio per salvarsi letteralmente sul 30-40 quando doveva servire una seconda e Kostyuk non ha proprio trovato l’impatto con la palla, spegnendo la terza palla break a fondo rete con un brutto dritto. Ne è arrivata anche una quarta, ma ancora una volta la giapponese è salita in cattedra salvandosi e tenendo la battuta.
Per arrivare lì, però, c’è stato tutto uno sviluppo in cui lei raramente sfondava la solidità da fondo di Kostyuk. Le sono servite un paio di magie per arrivare al primo break della sua partita, sul 2-2 nel primo parziale, e per tenersi a galla nel secondo quando ha ripreso un break di ritardo nel momento in cui l’avversaria serviva per portare l’incontro al terzo. Il colpo più efficace, sia in versione “definitiva” che per costruirsi i punti migliori, era la sbracciata potente di dritto verso l’incrociato, mandando in corsa Kostyuk grazie a una palla che tendeva sempre più ad allargarsi rispetto al centro del campo.
L’ucraina ha fatto un lavoro enorme in fase di contenimento e difesa. Cercava di allungare gli scambi, palleggiare, caricare il top spin col dritto e fare di tutto per costringere Osaka a colpire una palla in più per causarne l’errore. Ha recuperato un ottimo game dallo 0-40 sul 2-4 nel primo set e poi ancora un 15-40 sul 3-5 cedendo però il parziale al terzo set point. Nel secondo, invece, ha retto il momento di maggiore spinta di Naomi quando ha annullato ben sei palle break sull’1-2. Grave, qui, il rovescio sbagliato dalla giapponese sulla sesta chance quando Kostyuk aveva giocato una brutta palla corta e aveva tutto lo spazio in lungolinea, mettendo però lungo il passante. Sul 6-3 3-3, Osaka era al servizio avendo concretizzato solo due delle 14 palle break avute mentre Kostyuk doveva ancora vedere le prime occasioni. Dopo tanto lavoro “sporco”, però, l’ucraina ha raccolto i frutti con errori di dritto della sua avversaria che cominciava a essere molto nervosa e dunque vulnerabile.
Il piano di Marta stava cominciando a funzionare e lei guadagnava sempre più intensità e fiducia. Osaka, di contro, cercava di ritrovare calma e tranquillità ma neppure il controbreak preso sul 4-5 le è servito a evitare il terzo set. Ottimo, infatti, il tie-break giocato dalla sua avversaria che con coraggio e un po’ di follia veniva a capo per 7-4 facendo la differenza sul 5-4 in suo favore con una smorzata completamente sbagliata e su cui ha indovinato la direzione del passante potente della giapponese. Una voleè di riflessi e polso che ha mandato in tilt, definitivamente, Osaka che perso l’ultimo punto ha scaraventato via la racchetta con tanta rabbia in corpo.
In questo momento, Kostyuk aveva la partita a un passo. C’era un terzo set da giocare, ma la sua trama stava funzionando perfettamente e Osaka era diventata molto vulnerabile. Nel set decisivo ha chiesto un medical time out per sistemare una fasciatura alla caviglia, e alla ripresa del gioco è arrivata la chance enorme di portarsi in posizione di grande vantaggio. Da quello 0-40, però, non è riuscita a giocare come voleva. È venuta a meno su quella terza chance, mentre Naomi è stata perfetta sulle altre. Tenuto il game del 2-2 per la giapponese è stata la svolta mentale perché si è scaricata un peso enorme dalle spalle, finito ora su quelle della diciottenne ucraina, crollata subito dopo con un quinto game cominciato con una stecca di dritto e precipitata sotto 0-40. Osaka ha preso il break e si è involata, con la frustrazione che ha preso lo spirito fin lì estremamente battagliero di Kostyuk.
Per l’ucraina, comunque, un torneo oltre le righe. Prima travolgente contro Daria Kasatkina, poi ottima contro Anastasija Sevastova e oggi praticamente perfetta per oltre due set contro la numero 9 del mondo e una delle più forti giocatrici del panorama femminile attuale. Lei, che nel 2018 si mise in luce all’Australian Open raggiungendo il terzo turno a soli 15 anni è tornata (finalmente) a far parlare di sé al grande pubblico dopo enormi vicissitudini in questi anni. Per lei non confermare il risultato di Melbourne nel 2019 l’ha portata a momento molto delicato. Ha deciso lì di prendersi tre mesi di pausa per recuperare bene da un problema alla spalla e nel tentativo di resettare con la mente per ripartire dalla terra battuta. Dallo scorso maggio è ripartita fuori dalle prime 300 risalendo velocemente dentro le prime 150 del ranking. Adesso, mostrando di nuovo di poter stare con le grandi, si riavvicinerà alla top-100. Osaka invece tra due giorni avrà un ottavo di finale Slam da giocare.
Altri risultati
Angelique Kerber trova per la prima volta dal 2016 gli ottavi allo US Open. Un risultato importante anche perché veniva, prima della pausa del tour, da un periodo avaro di soddisfazioni. Adesso invece è tra le migliori 16 di uno Slam a lei molto caro e lo ha fatto senza cedere set lungo il cammino. Oggi è arrivato un 6-4 6-3 ai danni della ventenne statunitense Ann Li. Agli ottavi avrà una lanciatissima Jennifer Brady, che ha sfruttato al massimo il vuoto lasciato da Karolina Pliskova per superare Caroline Garcia 6-3 6-3.
Tra le partite che sono state sospese ieri a causa del forte temporale, da segnalare il successo di Iga Swiatek in rimonta contro Sachia Vickery. La diciannovenne polacca si è imposta 6-7(5) 6-3 6-4 dopo che ieri il match venne fermato a inizio del secondo set. Per lei è stato forse più importante fermarsi perché veniva da un primo set perso mancando tre set point sul 5-4 e poi perdere un tie-break da 5-0 avanti. Oggi ha messo la situazione in parità col 6-3 e poi è rientrata da 1-3 nel set decisivo per imporsi in volata. Domani sarà di nuovo in campo e la sfida si preannuncia una scalata quasi impossibile contro la Victoria Azarenka attuale.
Petra Kvitova, infine, ha vinto un buon match nell’ultimo incontro della sessione serale contro Jessica Pegula. La statunitense veniva da settimane molto buone come rendimento e risultati e anche qui allo US Open veniva accreditata come possibile mina vagante della prima settimana. La ceca ha trovato il modo di chiudere senza troppi patemi anche se il 6-4 6-3 racconta di un match molto equilibrato tra le due. A fare la differenza, come spesso capita in questi casi, sono stati i punti decisivi vinti quasi tutti dalla ex numero 2 del mondo che agli ottavi avrà un’altra statunitense: Shelby Rogers, che ha sconfitto Madison Brengle 6-2 6-4.
Risultati
terzo turno
[28] J. Brady b. C. Garcia 6-3 6-3
[17] A. Kerber b. A. Li 6-4 6-3
[23] Y. Putintseva b. A. Sasnovich 3-6 6-2 6-1
[8] P. Martic b. V. Gracheva 6-3 6-3
[4] N. Osaka b. M. Kostyuk 6-3 6-7(4) 6-2
[14] A. Kontaveit b. [24] M. Linette 6-3 6-2
S. Rogers b. M. Brengle 6-2 6-4
[6] P. Kvitova b. J. Pegula 6-4 6-3
secondo turno
I. Swiatek b. S. Vickery 6-7(5) 6-3 6-4
[16] E. Mertens b. S. Sorribes Tormo 6-3 7-5
C. McNally b. [21] E. Alexandrova 3-6 6-4 7-6(2)
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