V. Azarenka b. I. Swiatek 6-4 6-2
Continua la marcia di una Victoria Azarenka sempre più lanciata, adesso tra le migliori 16 dello US Open e con uno spirito e una condizione che crescono di partita in partita. La bielorussa sta assumendo sempre più i contorni di una pericolosissima mina vagante, anche perché dal suo lato di tabellone ha eliminato Aryna Sabalenka al secondo turno e ha le armi per provare ad arrivare ancora più in alto.
Il terzo turno odierno, contro Iga Swiatek, è stato abbastanza equilibrato per un set e mezzo però alla fine Azarenka ha comunque voluto rendere enormi elogi alla giovane rivale: “Mi piace tanto come gioca e come sta in campo. Ha un gioco molto intelligente, bellissimo. Spero conitnui a lavorare duramente, sono sicura che in caso ne sentiremo parlare molto bene”. La diciannovenne polacca ha retto bene per quasi tutto il primo parziale, e dopo averlo perso nel decimo game ha cercato una reazione a inizio del secondo, ma la pressione costante della ex numero 1 del mondo in risposta e un servizio non sempre impeccabile hanno scavato un solco importante per il 6-4 6-2 conclusivo.
L’inizio di partita è stato interamente a vantaggio della polacca, con Swiatek che prendeva un break di vantaggio e saliva 2-0 40-40, ma quando Azarenka ha cominciato a crescere è arrivato ben presto il sorpasso con quattro game consecutivi. Iga giocava molto meglio rispetto ai giorni scorsi contro Sachia Vickery, sbagliando meno di dritto, ma non trovava grande efficacia con la battuta con una palla spesso troppo docile per una grande ribaditrice come la sua avversaria odierna che, nel periodo migliore della sua carriera, viaggiava a una percentuale del 50% di break effettuati rispetto ai turni di risposta giocati. Così sul 4-5, con tanta pressione sulle spalle, Swiatek non è riuscita a mantenere il servizio perdendo il primo parziale.
Il secondo è stato con un inizio abbastanza confuso: ottima Swiatek nel prendere un break a zero, disastrosa nel perdere due turni di battuta consecutivi e altrettanto inatteso il brutto game al servizio della sua avversaria sul 3-1. Dal sesto game però Azarenka ha ripreso immediatamente vantaggio confermando questa volta il break e salendo 5-2, preludio al 6-2 che la manda agli ottavi di finale, i primi a New York dal 2015. Al prossimo turno avrà Karolina Muchova, che al terzo tentativo trova il quarto turno allo US Open grazie al sofferto 6-3 2-6 7-6(7) contro Sorana Cirstea in cui ha rimontato da 3-5 nel set decisivo e 3-6 nel tie-break del terzo set.
[3] S. Williams b. [26] S. Stephens 2-6 6-2 6-2
A fine partita Serena Williams dirà che ogni volta in cui affronta Sloane Stephens riesce sempre a estrarre il meglio dal suo fisico. La realtà però parla anche di un primo set tennisticamente da dimenticare per la leggenda statunitense che ha saputo poi cambiare marcia dall’1-2 del secondo set infilando 9 dei successivi 10 game per portarsi in situazione di grande comando.
La numero 3 del seeding raggiunge gli ottavi di finale allo US Open, torneo in cui dal 2008 ogni volta in cui ha preso parte non ha mai fatto peggio delle semifinali, e prova a guardare avanti con ottimismo. Oggi, come più volte raccontato nell’ultimo periodo, a cambiare la situazione ci ha pensato soprattutto il servizio per cui nella prima parte del secondo set c’è stato un importante innalzamento di livello e resa. Da lì, come spesso le accade, tutto è andato a seguire e colpendo meglio e trovando spinta nelle gambe Serena ha cominciato la sua serie che ha spaccato la partita e le ha dato un importante vantaggio anche al terzo.
Avanti 2-6 6-2 4-1 non ha fatto l’errore di distrarsi, anzi è riuscita a raccogliere un ultimo break per la chiusura definitiva dell’incontro. Al prossimo turno avrà Maria Sakkari, che l’ha sconfitta appena 10 giorni fa nel Western & Southern Open. Fu una partita abbastanza particolare, con Serena avanti un set e 5-3, poi 4-1 nel tiebreak del secondo parziale prima di cedere di schianto al terzo con anche qualche problema fisico. La greca, al contrario, ci arriva con una vittoria molto agevole ai danni di Amanda Anisimova, sconfitta 6-3 6-1 in 55 minuti.
[2] S. Kenin b. [27] O. Jabeur 7-6(4) 6-3
Come accaduto in Australia, e un po’ per tutta la sua carriera fin qui, Sofia Kenin sta passando abbastanza lontana dai riflettori. La numero 2 del seeding è la testa di serie più alta rimasta in gara in questo US Open, è la campionessa dell’ultimo Slam giocato e prima statunitense nel ranking mondiale eppure ancora una volta viene un po’ tralasciata tra vittorie abbastanza nette e una metà di tabellone che oltre a lei vedeva da subito in campo Serena e Venus Williams, Victoria Azarenka, Kim Clijsters e altre giocatrici da cui ci si attendevano delle risposte in questo torneo come Amanda Anisimova.
Kenin ha poi rubato poco l’attenzione mettendoci molto del suo: dominante 6-2 6-2 a Yanina Wickmayer all’esordio, netto 6-4 6-3 a Leylah Fernandez al secondo turno. Due vittorie maturate anche senza impicci, senza mai perdere la battuta, poco da raccontare probabilmente se non una certificazione che stesse abbastanza bene in attesa di test un po’ più rilevanti per lei. Ora questo c’è stato ed è stato passato in modo più che positivo, perché Ons Jabeur è in questo momento un cliente scomodissimo e la stessa Kenin non era particolarmente contenta del suo inizio di gara, ma ha trovato la giusta reazione quando più le serviva, aumentando la pressione in risposta mentre si trovava indietro 2-4 e 40-15 con la tunisina alla battuta.
Bravissima a non far scappare la numero 31 del mondo, Kenin da lì in poi perderà appena quattro punti al servizio, tie-break compreso, mentre in risposta era sempre pronta ormai a far male e Jabeur prima salvava una chance di 5-4 e servizio poi di nuovo sul 5-5 doveva rifugiarsi ai vantaggi. Nel tie-break Kenin ha capitalizzato lo sforzo di quegli ultimi 20 minuti prendendosi il parziale per 7-4. Importante poi come abbia continuato su quella spinta e si sia involata anche all’inizio del secondo set salendo 4-1, chiudendo poi 6-3 al secondo match point disponibile. Per lei agli ottavi ci sarà Elise Mertens che ha battuto 7-5 6-1 Caty McNally.
Altri incontri
Delusione per Madison Keys, testa di serie numero 7, che è stata costretta al ritiro contro Alizé Cornet per un problema al collo. Indietro 7-6(4) 3-2 la statunitense ha detto basta dopo che già a inizio tie-break manifestava dolori e a fine del primo set aveva ricevuto un medical time out. Gli ultimi due game hanno mostrato come per lei fosse realmente impossibile continuare a giocare e dunque la francese per la prima volta è negli ottavi di finale dello US Open con una chance importante per raggiungere i primi quarti di finale Slam in carriera. Meglio non fare troppi proclami però, perché contro di lei ci sarà quella Tsvetana Pironkova che è rientrata incredibilmente bene dopo tre anni di assenza e che su questi campi così veloci sta giocando da Dio come dimostra il 6-4 6-1 alla testa di serie numero 18 Donna Vekic, spentasi completamente dopo il primo set.
La bulgara, che aveva iniziato il torneo con un ranking protetto per il rientro dalla maternità ma che nella realtà non aveva posto nella classifica ufficiale, grazie a questo risultato sarà di nuovo attorno alle prime 250 del mondo. Un passo in più e rientrerebbe immediatamente tra le prime 200. E l’occasione è importante.
Risultati
A. Cornet b. [7] M. Keys 7-6(4) 3-2 ritiro
[PR] T. Pironkova b. [18] D. Vekic 6-4 6-1
[15] M. Sakkari b. [22] A. Anisimova 6-3 6-1
[3] S. Williams b. [26] S. Stephens 2-6 6-2 6-2
V. Azarenka b. I. Swiatek 6-4 6-2
[20] K. Muchova b. S. Cirstea 6-3 2-6 7-6(7)
[16] E. Mertens b. C. McNally 7-5 6-1
[2] S. Kenin b. [27] O. Jabeur 7-6(4) 6-3
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