Un match che è stato sentito psicologicamente da entrambi. Berrettini è più forte, ha un ranking miglior e un bagaglio di esperienza maggiore, ma sembra che sfidare un connazionale non lo faccia stare tranquillo. Il match è molto tirato e ben poco entusiasmante. Ma alla fine avremo il nostro italiano in quarti, aspettando eventualmente l’ottavo di Musetti.
Il derby sembra incanalarsi subito sui binari che vedono il giocatore più forte sulla carta in vantaggio. Berrettini scappa 2-0 ottenendo il break in apertura, poi però subisce la rimonta di Travaglia. Il match comunque inizia confuso e sembra che nessuno dei due voglia affondare. Nel quinto gioco Travaglia salva il gioco di servizio da 0-40, dopo di ciò sembra prendere il sopravvento in campo. Gioca meglio, ma Berrettini grazie al servizio non concede e resta in partita. I due arrivano al tie-break e nonostante Berrettini scappi in avanti grazie ad un immediato mini-break, che lo porta a servire per il set su 5 punti a 4. Berrettini sale 6-4, ma Travaglia gli si rifà sotto approfittando ancora di un errore di dritto di un insicuro Berrettini. Ma ancora una volta l’inesperienza di Travaglia lo condanna quando non approfitta nuovamente dello stato di confusione di Berrettini che grazie ad un ulteriore errore gratuito si porta a casa un tiratissimo primo set.
Il secondo set si apre con i due giocatori molti centrati al servizio. Per metà set entrambi tengono i loro turni di servizio senza problemi, non rischiano ma non riescono a pressare l’avversario quando si trovano in risposta. Sul 3-3 Berrettini vince il gioco a 30, primo campanello che qualcosa sta cambiando. Difatti è così con Travaglia che concede il break nell’ottavo gioco. Al momento di servire per il match però si evidenzia il cambio di direzione del secondo set generale, perché anche Berrettini concede al servizio, per la precisione due palle break. Travaglia le sfrutta e si rimette in scia del romano, sul 5 pari Berrettini tiene un turno di servizio ancora una volta rischioso. La patata bollente torna a Travaglia, che riesce a raggiungere il tie-break, salvando anche un match point. Ancora una volta il primo minibreak arriva in favore di Berrettini, che poi dilaga conquistando il gioco decisivo per 7 punti a 1.
Sinner ha giocato la sua partita solita e quindi solida. Dimitrov è salito alla distanza, evidenziando che la strada per l’altoatesino è ancora lunga. Poca da rimproverare a Jannik che ha comunque giocato un bellissimo torneo, la sconfitta contro un Dimitrov che a sprazzi ha giocato da Dimitrov non è una bocciatura. Resta il rammarico perché si è incartato contro il back di Dimitrov e ha giocato malissimo l’ultimo game, con orrore visivo sull’ultimo punto dell’incontro, in più in quarti avrebbe sfidato il vincente di Shapovalov e Humbert.
Nel primo parziale Sinner esce benissimo dai blocchi conquistando subito un break e fissando il risultato sul 2-0. Partita in salita per Dimitrov che rischia grosso al quinto gioco quando salva due ulteriori palle break che avrebbero portato l’altoatesino a servire sul 4-1. Dopo queste emorragie il bulgaro trova sicurezza al servizio e tiene gli ulteriori giochi di battuta a zero. Sinner dal canto suo resta concentrato sul suo servizio, tanto gli basta per conquistare il set. Sul 5-4 l’emozione si fa sentire, trasformandosi in 0-30, l’azzurro però si ricompone e conquista i quattro punti successivi portandosi un set avanti.
Il secondo si apre come il primo, break immediato di Sinner, solo che stavolta Dimitrov reagisce immediatamente riportandosi in parità. È ancora il bulgaro a rischiare nel quinto gioco, ma stavolta non ne approfitta Sinner che spreca due golosissime palle break. Da quel momento sale il livello di gioco del bulgaro che non rischia più nulla al servizio. Sinner è costretto a inseguire, ma sotto 4-5 nel punteggio cede il servizio in un turno in cui ha sciaguratamente commesso un paio di gratuiti che poteva evitare. Dimitrov si carica mentre va a sedersi, il bulgaro entra decisamente in partita.
Nel terzo ormai Dimitrov ha preso confidenza. Sinner è in difficoltà e non riesce a scalfire più il servizio del bulgaro, che si affida all’interno dello scambio sempre più al back di rovescio che l’avversario non riesce a gestire. Il numero 15 del seed invece affonda nelle insicurezze del giovane talento italiano e conquista il break al quarto gioco e allunga in maniera decisa sul 4-1. Sinner è bravo a restare in partita, attaccato al punteggio, perché Dimitrov al momento di servire per il match concede. Sinner ne approfitta e rientra nel match. Si ricrea la stessa situazione vissuta a fine secondo set, con l’altoatesino che serve per restare non solo nel set ma nel match. L’emozione gioca nuovamente un brutto scherzo all’azzurro che concede diversi match point, bravo ad annullare i primi ma Dimitrov si mette a remare e alla lunga ha la meglio su Sinner che paga tanto l’inesperienza. Brutto vederlo affossare un semplice smash in rete al quinto match point da fronteggiare.
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