La pioggia della giornata inaugurale del WTA International di Praga ha costretto giocatrici e organizzatori a un vero tour de force per il martedì. Soltanto Eugenie Bouchard aveva completato vittoriosamente il proprio match di primo turno, ieri, superando 6-0 6-3 una Veronika Kudermetova molto fallosa.
Oggi è stata la volta delle due italiane, Camila Giorgi e Jasmine Paolini, che hanno offerto grande battaglia ma non con lo stesso esito. La toscana ha tenuto testa a Elise Mertens, numero 3 del seeding e apparsa ancora molto “bloccata” anche a Palermo la scorsa settimana e oggi è riuscita prevalere soltanto dopo un match molto lottato per 7-5 4-6 6-3.
Non ci sarà dunque il derby azzurro al secondo turno, con la belga che troverà una Giorgi anch’essa reduce da una partita molto tirata e decisa da un paio di punti contro Marta Kostyuk, lei invece ripartita molto bene da dopo la pausa e che qui a Praga aveva vinto tre belle partite nelle qualificazioni, cercando punti per riavvicinare la top-100. L’ucraina ha vinto il primo parziale, ma dopo essere stata riacciuffata non ha poi concretizzato un 3-0 di vantaggio nel set decisivo e nel bel testa a testa conclusivo è stata la marchigiana a imporsi per 4-6 6-2 7-6(4). È la terza partita di fila al set decisivo per Giorgi in questa ripresa, dopo le due tra quarti e semifinale a Palermo. Buone sensazioni come già si erano avvertite in Sicilia, semmai la speranza è che ora anche il fisico possa accompagnarla soprattutto dopo i tanti infortuni degli ultimi anni e una fase, questa, dove veramente si riparte da zero.
Simona Halep, a proposito di ripartenza, ha fatto vedere quale è il problema generale in questo momento: togliere la ruggine, ripartire, mettere match nelle gambe, ritrovare automatismi e sensazioni. La rumena, numero 1 del seeding, ha vinto una partita molto particolare contro Polona Hercog, avversaria che l’aveva portata al terzo set sia sul cemento che sull’erba e ancora oggi, su terra battuta, si è ripetuta replicando con un 6-1 al 6-1 subito nella prima frazione. La rumena l’ha spuntata al settimo match point nel concitato finale, con tanti errori nei momenti chiave, con uno 0-40 mancato sul 5-4, altre tre palle match sbagliate dal 6-5 15-40 ed errori, banalmente, “non da lei”. Il fatto però è che dopo un set di buon livello è completamente crollata nell’intensità. Passo pesante, molto distante dal campo, poca fiducia e tanto tempo perso a parlare tra se e se, sintomo di qualcosa che ancora non va.
Oggi se l’è cavata, e questo è tutto parte del processo per riambientarsi e ritrovare pieno controllo della situazione. Se lei è passata, e pure la numero 2 del seeding Petra Martic (malgrado diverse fasciature), sono crollate la numero 5, 6, 7, 8 e 9 (Anastasija Sevastova sostituiva infatti la numero 4, Dayana Yastremska, ma è stata sconfitta 6-2 6-2 contro Irina Camelia Begu).
Risultati
[1] S. Halep b. P. Hercog 6-1 1-6 7-6(3)
[WC] B. Krejcikova b. P. Tig 6-4 6-3
[LL] M. Frech b. [Q] E. G. Ruse 7-6(8) 6-3
A. Rus b. [6] A. Pavlyuchenkova 7-5 6-2
I. C. Begu b. [9] A. Sevastova 6-2 6-2
[LL] L. Kung b. A. Bolsova 6-4 6-3
S. Sorribes Tormo b. [7] B. Strycova 7-6(3) 6-1
C. Giorgi b. [Q] M. Kostyuk 4-6 6-2 7-6(4)
[3] E. Mertens b. J. Paolini 7-5 4-6 6-3
L. Tsurenko b. [5] E. Alexandrova 6-2 6-4
A. Bogdan b. [LL] S. Sanders 6-1 6-1
Kr. Pliskova b. [WC] L. Fruhvirtova 6-2 7-5
[2] P. Martic b. V. Gracheva 7-6(2) 6-3
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