“Restiamo ottimisti e positivi. Lavoriamo duro per un calendario accettabile, ma la situazione è complessa”. Lo ha detto il presidente dell’Atp Andrea Gaudenzi ai microfoni di Sky Sport 24 in riferimento alla situazione del tennis, che dovrebbe riprendere dagli Us Open, ma gli Stati Uniti sono il paese più colpito al mondo dalla pandemia di Coronavirus.
“Atp ha sviluppato un protocollo rigido, monitorando tutti altri sport e Stati coinvolti – ha spiegato Gaudenzi – Abbiamo gli stessi problemi: giocatori globali che si spostano in tornei in tutti i continenti. Il livello di complessità è esponenziale. L’Nba è rinchiusa a Orlando, è diverso, così come la Serie A: si gioca in un Paese soltanto. Se i giocatori nostri dovessero entrare in quarantena tra un paese e l’altro i tornei non si riuscirebbero a finire.
Positivi? Una volta che parte il torneo non si torna indietro. Se si trova un giocatore positivo si pone immediatamente in isolamento, ma è impensabile stoppare un torneo che inizia, ecco perchè la decisione è problematica. Credo che noi prenderemo una decisione su Us Open nelle prossime due settimane, ma abbiamo poche garanzie dai governi sulle policy di ingresso nei Paesi. In autunno abbiamo in mente un calendario provvisorio fino al Roland Garros. Per l’Asia abbiamo poca chiarezza. Per la stagione indoor è relativamente più semplice perchè si gioca solo in Europa, ma dipende dall’andamento dell’epidemia”.
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