L’idea lanciata da Novak Djokovic e approvata da Roger Federer e Nadal di creare un fondo per aiutare i giocatori con una classifica meno importante e privi di qualsiasi reddito durante il lockdown del tennis per la pandemia di Covid-19, non è approvata da tutti. Anzi.
Un no secco arriva Dominic Thiem, che si è in qualche modo dissociato dall’idea stessa, spiegando le sue ragioni. In un’intervista al quotidiano “Kronen Zeitung”, il 26enne campione austriaco si è detto contrario ad aiuti economici a colleghi meno fortunati.
“Nessuno di questi giocatori scarsamente classificati sta lottando per sopravvivere – spiega Thiem, attuale numero 3 del ranking Atp, finalista quest’anno agli Australian Open e nelle ultime due edizioni del Roland Garros – Tutto l’anno vedo molti che non danno tutto al tennis e non sono molto professionali. Non vedo perchè dovrei dare loro dei soldi”.
Thiem però non è contrario tout court alla solidarietà: “Preferisco dare a persone o istituzioni che ne hanno davvero bisogno. Nessuna professione al mondo ti garantisce un grande successo all’inizio della tua carriera. Nessuno dei migliori giocatori si considera arrivato, nulla è garantito e dobbiamo combattere”.
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