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WTA Lione: Giorgi vince l’ennesima battaglia contro Cornet. Kenin riparte

La storia tra Camila Giorgi e Alizé Cornet è fatta di incontri lunghi e molto articolati nei loro sviluppi tanto che l’ultimo confronto diretto tra le due, un comodo 6-2 6-1 in favore dell’azzurra nel WTA International del Bronx lo scorso agosto, faceva quasi sorridere se confrontato alle sfide precedenti.

Giorgi e Cornet sono giocatrici che si prestano, nei loro stili di gioco e nelle giornate migliori, a situazioni dove tutto sembra in bilico tra l’attacco forsennato dell’azzurra e la capacità di copertura e difesa del campo della francese che prova soprattutto a incartare i piani, far fare sempre un colpo in più e cercare di mandare in confusione l’altra.

Oggi, a Lione, il settimo confronto tra le due è stato la perfetta copia di tanti match precedenti giocati tra le due e Camila è riuscita, malgrado tante situazioni che le hanno detto contro, a vincere rientrando da un set di ritardo e superando nella fase decisiva del secondo set una Cornet che stava dando il massimo sforzo per chiudere e che invece è stata tradita, al di là di tutto, dal proprio servizio nel momento chiave del tie-break che ha capovolto completamente la partita a favore della numero 94 del mondo, impostasi 4-6 7-6(5) 6-2 in due ore e mezza.

La quinta vittoria consecutiva (non perde contro la francese dalla finale di Katowice del 2014) è giunta con una partita dove i numeri le danno completamente ragione, soprattutto quelli a difesa del proprio servizio con appena due doppi falli e soltanto tre palle break concesse, zero nel secondo pariziale dove invece ha costruito tantissimo in risposta e si stava anche particolarmente innervosendo perché per quanto provasse e rimanesse (ovviamente) fedele al suo karma sportivo, non c’era modo di strappare la battuta a Cornet. La francese ha subito zero break per tutto il primo e il secondo parziale, molto brava e coraggiosa sulle palle break (8) concesse in quei 12 turni di battuta tra cui un set point sul 4-5 nel secondo set.

Giorgi spingeva, lei resisteva. Era un continuo scontro che non si schiodava da queste linee e Cornet ha speso tantissimo nel secondo parziale, soprattutto a livello mentale, per chiudere la questione ed evitare il terzo set. Purtroppo per lei, dal 5-4 nel tie-break non ha più fatto un punto, con un doppio fallo di tensione sul 5-6. Come prevedibile a quel punto, a inizio della frazione decisiva ha avuto un importante calo manifestatosi nel primo break a favore dell’azzurra e l’allungo sul 2-0 con un rientro da 0-30 che ha in qualche modo fatto vedere la salita più ripida di quella che realmente fosse: un solo break, ma arrivato nel punto più importante. Un po’ il famoso discorso per cui tutti i punti sono uguali ma non tutti hanno la stessa importanza. Giorgi ha salvato la chance di 3-3 e sul 4-2 ha spaccato definitivamente la partita, chiudendo poi col servizio al quarto match point a disposizione. Sulla carta, e lo diciamo senza troppi pensieri, questo era forse l’impegno più probante dell’azzurra in ottica fasi finali di un torneo che non può non piacerle: conosciamo tutti le potenzialità che ha Camila in indoor, superficie dove ha da sempre ottenuto i migliori risultati, e un quarto di finale contro Daria Kasatkina e Irina Bara è un invito a oggi ghiottissimo per provare a fare ulteriore strada in una parte di tabellone tutto sommato aperta a ogni soluzione e senza veri punti di forza, malgrado la presenza di Kristina Mladenovic nel quarto di finale più in basso che rappresenta il profilo più esperto.

Ha invece fatto il suo esordio Sofia Kenin contro Vitalia Diatchenko, e dopo le sconfitte al primo turno di Dubai e Doha è riuscita a trovare il primo successo dal fine settimana di Fed Cup. La statunitense ha giocato una partita lontana dalla perfezione, il suo rendimento era molto altalenante seppur per diversi tratti il livello era stato piuttosto alto. Non ha però veramente convinto, in affanno quando doveva chiudere un primo set quasi vinto e rischiando il recupero da 5-1 (grave l’errore della russa sul 4-5 e 0-15) e poi nel secondo set quando ha sperperato un iniziale break di vantaggio e poi sul 3-2 si è nuovamente complicata la vita facendosi rimontare da 40-0 e salvando due palle break. A completare l’opera un controbreak subito sul 5-2 e servizio che però Diatchenko non è riuscita a concretizzare aumentando la pressione sull’avversaria, che ha chiuso l’incontro 6-4 6-3 e si appresta domani ad affrontare Jaqueline Christian, proveniente dalle qualificazioni ma che dal fine settimana di Fed Cup ha vinto 8 delle ultime 9 partite disputate.

Risultati

secondo turno

[3] C. Garcia vs Y. Bonaventure
[5] A. Van Uytvanck b. V. Tomova 6-2 3-6 7-6(5)
C. Giorgi b. [4] A. Cornet 4-6 7-6(5) 6-2

primo turno

[1] S. Kenin b. V. Diatchenko 6-4 6-3
M. Minella vs O. Dodin

Diego Barbiani

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Diego Barbiani

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