Mercoledì a San Pietroburgo, giornata con le prime big in campo. In Russia il torneo WTA Premier ha visto l’esordio della propria numero 1 del seeding e Belinda Bencic, impegnata in una sfida tutt’altro che agevole contro Svetlana Kuznetsova, non ha tradito.
Non era una giornata banale perché, al di là del grande valore della sua avversaria, la svizzera aveva bisogno di una reazione dopo le ultime uscite. Il 6-0 6-1 all’Australian Open subito da Anett Kontaveit è stato seguito dall’altrettanto pesantesi 6-2 7-6(4) in Fed Cup contro la diciassettenne Leylah Fernandez.
Oggi Bencic si è disimpegnata piuttosto bene, emergendo soprattutto al termine del primo set quando si era trovata indietro 5-6 e servizio per la bi-campionessa Slam, che ieri dopo il 6-3 6-1 ai danni di Jennifer Brady si era anche emozionata in campo, salutando il papà che per la prima volta era in tribuna ad assisterla a una partita. Bencic si è rifatta sotto nel dodicesimo game, mettendo pressione e spingendo bene, creandosi la chance per l’immediato e fondamentale controbreak, completando poi l’opera al tie-break. Grande lotta anche nel secondo parziale, ma sul 3-3 è arrivato lo scatto decisivo e sul 5-4, al servizio per chiudere, è rientrata da 15-40 mettendo il sigillo su una prestazione importante. Domani, nel giorno di riposo, potrà vedere chi tra Maria Sakkari (vincitrice 3-6 6-4 7-6 nella prima giornata contro Vitalia Diatchenko) e Alizé Cornet (6-1 6-2 oggi a una Alona Ostapenko molto provata dalle fatiche di Seattle e costretta per la quarta volta in un mese al giro del mondo) affronterà venerdì.
Già ai quarti anche Elena Rybakina e Anastasia Potapova, gli altri volti importanti della giornata odierna. La prima, kazaka ma di origine russa, ha cominciato il 2020 nel migliore dei modi dopo le settimane di preparazione invernale a Roma. Assieme al coach Stefano Vukov, infatti, sono stati ospiti di Adriano Albanesi per un lavoro piuttosto intenso al circolo Tiro a Volo e lei, classe 1999, si è presentata all’inizio della nuova stagione con un’ottima condizione. Già 13 vittorie su 15 partite, un titolo, una finale e il primo terzo turno Slam all’Australian Open. Lo scorso anno di questi tempi viaggiava attorno al numero 180 del ranking mondiale mentre adesso è sempre più vicina alla possibilità di entrare in top-20. Oggi il 6-3 6-4 ai danni della lucky loser Fiona Ferro è stato accompagnato dalla ormai consueta dimostrazione di forza espressa però con tanta naturalezza.
L’unico momento negativo è giunto a inizio del secondo parziale, quando è scivolata sotto 0-3 e ha avuto un momento di smarrimento per qualche errore di troppo. Al cambio campo ha chiamato il coach che ha cercato di scuoterla per farle ritrovare l’atteggiamento consueto e levarle dalla testa che quel distacco fosse ormai irrecuperabile. Rybakina è rientrata in campo rigenerata, infilando un parziale di 6-1 che la qualifica per un nuovo quarto di finale, lì dove affronterà la qualificata Oceane Dodin. La francese, classe 1996, ha svolto fin qui un percorso di buon livello sfruttando le grandi qualità del suo tennis che in condizioni indoor si esalta particolarmente. Contro una Johann Konta un po’ arrugginita, ha prevalso per 6-3 6-4.
Nella parte bassa del tabellone, invece, spicca Potapova. Classe 2001, la ragazza russa passata dalle qualificazioni ha replicato il bel successo all’esordio contro Liudmila Samsonova con un importante 7-6(4) 6-3 contro Ajla Tomljanovic. Partiva sfavorita, è scivolata indietro di un break, ma ha ripreso la partita e smorzato l’aggressività dell’australiana portando la partita dalla sua parte e prendendosi punti importantissimi per allontanare il limite della top-100 e tornare nei pressi delle prime 80 del mondo. Per lei ai quarti di finale o l’altra russa Veronika Kudermetova o la numero 2 del seeding e campionessa in carica Kiki Bertens.
Risultati
[1] B. Bencic b. [WC] S. Kuznetsova 7-6(4) 6-4
[Q] A. Cornet b. A. Ostapenko 6-1 6-2
[Q] O. Dodin b. [4] J. Konta 6-3 6-4
[6] E. Rybakina b. [LL] F. Ferro 6-3 6-4
[Q] A. Potapova b. A. Tomljanovic 7-6(4) 6-3
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