Nel Premier 5 di Dubai, unico torneo femminile in programma, ha trionfato Simona Halep al suo 20simo successo in carriera, il secondo nella capitale degli Emirati Arabi dopo quello ottenuto nel 2015.
È stato un successo sofferto con tre dei quattro match disputati conclusi in rimonta al terzo set e col ricorso al tie break decisivo in due circostanze, contro la tunisina Jabeur all’esordio e in finale contro Elena Rybakina, che rappresenta la seconda grande novità in campo femminile di questo inizio di stagione dopo la americana Kenin, vincitrice a sorpresa degli Australian Open.
La tennista kazaka, classe 99, è approdata alla quarta finale stagionale dopo quelle di Shenzhen, Hobart, dove ha ottenuto il secondo successo in carriera, e San Pietroburgo. Grazie a questi risultati ha scalato 19 posizioni dall’inizio dell’anno andando ad occupare il 17simo posto, scavalcando la ceca Vondrousova, sua coetanea.
Nei tre tornei ATP in programma in campo maschile abbiamo assistito ad un en plein della Next Gen (prendendo in considerazione i nati dal 1996). Il torneo più attenzionato è stato l’ATP 2050 di Marsiglia che vedeva la presenza di due top 10 (Medvedev e Tsitsipas) e altri 4 top 20 (Goffin, Shapovalov, Khachanov e Paire). Ha trionfato Tsitsipas, che ha confermato il titolo conquistato lo scorso anno battendo in sequenza, senza perdere un set, Mikael Ymer (classe 98), il redivivo Pospisil, il kazako Bublik (classe ’97) e in finale il canadese del momento, Auger Aliassime, che dopo aver salvato 5 match point contro Travaglia (2) e Herbert (3) nelle prime due partite, ha giocato la seconda finale stagionale dopo quella di Rotterdam della scorsa settimana, uscendo tuttavia nettamente sconfitto come era avvenuto nelle cinque finali fin qui disputate:
A Delray Beach si è imposto il gigante di casa Opelka (classe 1997) al secondo successo in carriera dopo quello ottenuto al torneo di New York lo scorso anno. Trattasi della prima vittoria di un tennista americano dal luglio scorso quando Isner si impose a Newport.
Ma il torneo più importante si è svolto in Brasile col secondo ATP 500 della stagione disputatosi a Rio De Janeiro che ha visto la presenza in tabellone di ben cinque italiani: Caruso, Gaio (recuperato come lucky loser) e Cecchinato sono usciti all’esordio; Lorenzo Sonego è approdato ai quarti dopo aver superato l’argentino Mayer e il serbo Lajovic, numero 23 del mondo e seconda testa di serie, prima di cedere onorevolmente al croato Coric, cammino che gli ha permesso di uguagliare il suo best ranking (46) risalente al luglio scorso.
Ma la notizia più bella riguarda Gianluca Mager, ligure come Fognini, che finalmente ha rotto il ghiaccio. A 25 anni, dopo aver conquistato tre tornei challenger nel 2019 e alla quarta apparizione in assoluto in un torneo maggiore, si libera di tutte le paure, gioca con coraggio e trova fiducia partita dopo partita: vince con molta autorevolezza le quali contro l’argentino Collarini e l’ungherese Balasz e nel main draw supera Ruud e addirittura Dominic Thiem. Si ripete in semifinale contro l’ungherese Balasz ripescato dalle qualificazioni come lucky loser, e nonostante fosse svantaggiato dall’aver dovuto disputare a causa del maltempo la conclusione della semifinale e la finale in poche ore, ha tenuto il comando delle operazioni per buona parte dell’ultimo atto contro il cileno Garin, che grazie alla vittoria (quarta in carriera in 5 finali disputate) è diventato con l’occasione al numero 18 del mondo.
Mager fa irruzione nei top 100 (al numero 77) con un balzo di 51 posizioni in un colpo solo e inizia la sua seconda carriera. Grazie a questo exploit tornano ad essere otto gli italiani tra i top 100, egagliando il record storico stabilito lo scorso anno:
In conclusione il 2020 si arricchisce di nuovi ulteriori motivi di interesse per il tennis azzurro che da questa settimana vede salire alla ribalta anche il giovanissimo Lorenzo Musetti che, a 17 anni , ha esordito brillantemente nel circuito maggiore, nell’Atp 500 di Dubai, impegnando seriamente Rublev (4-6 4-6) dopo aver superato contro pronostico nelle qualificazioni Popyrin e Donskoy.
Altri numeri della settimana
3 – Gli italiani che hanno disputato almeno una finale il un ATP 500: Fognini, Seppi e Mager
20 – I tornei vinti da Simona Halep in carriera. Sesta tra le tenniste in attività dopo il ritiro di Sharapova
44 – Gli italiani in top 100 nell’Era Open: 14 sono quelli tutt’ora in attività
49 – La nuova classifica di Coco Gauff che a 15 anni e 348 giorni, diventa la più giovane tennista ad entrare tra le top 50 dal 2005.
2003 – lo spagnolo Alcaraz Garcia, battendo il connazionale Ramos al torneo di Rio (7-6 4-6 7-6)m è il primo tennista nato nel 2003 a vincere un match nel circuito ATP.
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