Calma e gesso. Come si dice ormai da quasi un anno per Sinner contano, ancora di più dei risultati, i progressi che quasi giornalmente riesce a mostrare sui campi. In questo senso la sconfitta di oggi, arrivata dopo due match point, uno sul proprio servizio, vale persino di più della vittoria di ieri. In primo luogo perché Carreno Busta, a differenza di Goffin, non ha concesso assolutamente niente al ragazzo italiano e lo ha trattato alla pari, sapendo di dover affrontare un match complicato. In secondo luogo perché per una buona mezzora, nonostate i buoni propositi, Carreno è stato preso a pallate da Sinner, che ha pareggiato il conto dei set e ha avuto la possibilità di andare avanti anche nel terzo. E poi perché anche nel momento difficile, quando sembrava avere un po’ mollato, Sinner è stato abilissimo a rientrare nel match non appena lo spagnolo gli ha offerto la possibilità, cioè quando è andato a servire per chiudere l’incontro. Forse quest’ultimo aspetto – la capacità di non abbattersi e di attendere con pazienza l’occasione giusta – è quello che oggi si deve portare a casa Sinner, per capire che le partite davvero non finiscono fino a quando l’arbitro non ha detto “game, set e match”. Ma questo ha appunto due facce e oggi Sinner le ha viste entrambe, prima quando ha risposto sul 3-5, aiutato da Carreno è andato 0/40 si è fatto riprendere ma ha piazzato los tesso il break che lo ha riammesso nel match; e poi quando è toccato a lui, nel game successivo, andare sotto con lo stesso punteggio, solo che ha completato con grandissima autorevolezza la rimonta. Il tiebreak, come spesso succede, è stato un compendio dell’intero match, con Sinner che sembrava aver trovato il bandolo della matassa e che sul più bello cede quattro punti di fila e il match.
Naturalmente c’è ancora tanto da migliorare, ma se non fa sperare la pulizia dei colpi di Sinner allora non si capisce su cosa dovrebbero attestarsi le speranze dei tifosi italiani, visto che dritto e rovescio sono decisamente, già ora, da top10. Il gioco di Sinner è ancora molto spezzettato, più una serie di colpi che un piano tattico, ma a 18 anni sarebbe assurdo che così non fosse. Ci sono sconfitte che valgono più di una vittoria, chissà se ricorderemo questa come uno dei punti di svolta del giovane ragazzo alto atesino.
L’altro quarto di finale del pomeriggio ha visto la vittoria di un altro ragazzino, solo dodici mesi più grande di Sinner ma già top20. Felix Auger Aliassime ha superato un due set Aljaz Bedene, che ieri aveva sorpreso Tsitsipas estromettendolo dal torneo, e sarà quindi lui a sifdare Pablo Carreno Busta per un posto in finale. Contro il canadese è stata tutta un’altra storia, anche se Bedene è stato bravo a rientrare nel secondo set e a trascinare il match almeno fino al tiebreak.
Quarti di finale
F. Krajinovic vs [7] A. Rublev
[3] G. Monfils vs D. Evans
P. Carreno Busta b. [WC] J. Sinner 7-5 3-6 7-6(6)
F. Auger Aliassime vs A. Bedene 6-4 7-6(6)
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