Tempo fa, a Wimbledon nel 2011, Serena Williams rispondeva così alla domanda se sarebbe stato lecito vederla in campo all’età di 38 anni: “Se io lo facessi, ti do il permesso di venire personalmente in campo a tirarmi via da lì. Non esiste che io sia ancora in campo a 38 anni”.
Ebbene, il 7 gennaio l’ex numero 1 del mondo ha fatto il suo esordio ad Auckland nella prima partita ufficiale da quando ha compiuto 38 anni. In questo periodo è cambiato tanto, e ora lei è qui per provare a prendersi l’ultimo tassello che le manca. Quella frase suona ancora strana, quasi simpatica, ma descrive chiaramente come per lei ora si tratti di qualcosa di incompleto.
Il primo match della nuova decade è stato un 6-3 6-2 non comodissimo, perché non può mai essere definita “comoda” contro Camila Giorgi, ma che l’ha vista crescere nel livello mano a mano che si entrava prima nelle fasi decisive del set d’apertura e poi quando nel secondo parziale poteva essere più “libera” da pensieri avendo l’importante vantaggio del set d’apertura.
Giorgi nei primi game era ben presente. Ribatteva colpo su colpo una Williams che scuoteva la testa e ciondolava per il campo quasi a chiedersi come mai fosse tornata lì, lei che nel 2017 lasciò il torneo infuriata col direttore e col vento dopo una bruttissima partita persa contro Madison Brengle. Oggi era molto freddo, c’era vento e la sua prima partita dell’anno era contro una giocatrice che non può darle ritmo e a malapena le permette di sentire la palla. L’azzurra ha avuto una chance, sull’1-1, ma Serena lì ha servito molto bene. E più andavano avanti più sembrava chiaro, almeno oggi, un concetto: i punti importanti erano tutti dell’americana.
Serena non è mai stata veramente brillante, ma quando serviva portava a casa il punto. Giorgi invece sul 3-4 ha perso un brutto turno di battuta dove era stata avanti sistematicamente di un “15” e sul 40-30 non è riuscita a concretizzare la chance di 4-4 scivolando indietro 3-5 e da lì, col punto esclamativo del 6-3, la sua partita è precipitata. Serena era molto più sicura di se, aveva trovato ritmo e spinta, e soltanto al servizio per il match è stata in “difficoltà”, rientrando abbastanza bene da un 15-40. Al prossimo turno un primo derby contro Christina McHale, in attesa magari di un quarto di finale contro Coco Gauff, che avrà ora Laura Siegemund.
Molto facile, invece, l’esordio per Caroline Wozniacki contro una wild-card locale, Mary Paige Hourigan, sconfitta 6-1 6-0. Avanti anche Amanda Anisimova e Petra Martic.
Risultati
[1] S. Williams b. [Q] C. Giorgi 6-3 6-2
C. McHale vs [Q] A. Li
L. Siegemund b. [LL] C. McNally 6-3 6-1
[3] A. Anisimova b. K. Kozlova 6-3 6-4
[5] C. Wozniacki b. [WC] P. M. Hourigan 6-1 6-0
L. Davis vs [Q] V. Lepchenko
[Q] G. Minnen vs [4] J. Goerges
A. Cornet b. [LL] Y. Bonaventure 4-6 7-5 6-3
[2] P. Martic b. [LL] U. M. Arconada 5-7 6-4 6-4
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