Il torneo WTA International di Auckland si sta sviluppando nella maniera che probabilmente gli organizzatori più speravano. Dopo aver potuto consegnare al centrale il debutto assoluto della “kiwi” Mary Paige Hourigon contro Caroline Woznaicki, l’obiettivo ora è avere il primo confronto assoluto tra giocatrici con cinque-sei generazioni di differenza.
In caso di vittoria sia per Serena Williams che Coco Gauff, impegnate domani, si avrà venerdì la prima sfida tra le due. Al di là dei fiumi di retorica che verrebbero spesi, sarebbe di un certo interesse capire quanta differenza ancora c’è tra la ragazzina del 2004 che non fa mistero di voler bruciare le tappe e la super campionessa a cui si è sempre ispirata.
Nel frattempo, procede spedita la marcia di Amanda Anisimova che potrebbe rappresentare l’avversaria in semifinale di una delle due connazionali. La statunitense dopo un buon esordio contro Kateryna Kozlova ha fatto anche meglio, travolgendo Daria Kasatkina 6-2 6-2. Brutta prova, fatta di tante difficoltà, della russa che si è trovata ben presto in un mio-match totale nel fronteggiare la lucida aggressività della sua avversaria senza un servizio che le desse modo di difendersi a dovere. Troppo comodo per essere aggredito, Anisimova ha subito preso il largo e per certi versi, purtroppo per Kasatkina, il punteggio è anche benevolo perché i pochi game racimolati sono arrivati da passaggi a vuoto della sua avversaria: sul 4-0 e sul 5-1, sempre concedendo uno dei due break di vantaggio ma riscattandosi prontamente un attimo dopo.
Solo sotto 2-6 0-3 è riuscita a tenere il primo turno di battuta della sua partita e nella fase centrale ha anche trovato per due volte un controbreak, ma al servizio sul 4-5 pur vincendo un ottimo primo punto è poi franata sulla pressione e l’aggressività della sua avversaria, con Carlos Rodriguez in tribuna che applaudiva piuttosto convinto ai vari vincenti fatti partire dalla sua allieva che ai quarti di finale avrà una rediviva Eugenie Bouchard. Dopo mesi di oblio, sconfitte su sconfitte, difficoltà fisiche e alte noie personali, la canadese è apparsa nel tabellone neozelandese un po’ a sorpresa grazie a una wild-card generosamente concessa da un torneo che non ha grande scelta a livello locale, e dunque ha puntato su una giocatrice che è stata spesso presente nel passato raggiungendo i quarti di finale lo scorso anno e vincendo il titolo in doppio, con Sofia Kenin. La canadese, precipitata nel frattempo oltre le prime 250 del mondo, ha trovato proprio ad Auckland le prime 2 vittorie in un main draw WTA dopo quasi un anno e fermando una serie di sconfitte consecutive arrivate a 12. Prima il 7-5 7-5 contro Kirsten Flipkens, ora il 6-4 6-4 contro una Caroline Garcia fin troppo fragile nei confronti di una giocatrice che non può essere al massimo della condizione ma a cui sono stati concessi tanti gratuiti nei momenti più importanti.
Nella parte bassa del tabellone, invece, Alizé Cornet ha vinto una lunga battaglia contro Petra Martic. La francese, che ha al suo fianco l’ex coach della croata Sandra Zaniewska, si è anche presa il lusso di chiudere la partita con 3 ace consecutivi sul 5-4 e servizio nel terzo set. Ai quarti di finale avrà un’altra statunitense: Jessica Pegula, che ha battuto 6-3 6-2 Tamara Zidansek.
Risultati
[3] A. Anisimova b. D. Kasatkina 6-2 6-4
[WC] E. Bouchard b. [6] C. Garcia 6-4 6-4
J. Pegula b. T. Zidansek 6-3 6-2
A. Cornet b. [2] P. Martic 3-6 6-4 6-4
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