Pochi secondi dopo l’incredibile finale tra Roger Federer e Tennys Sandgren, lo svizzero si è presentato al centro della Rod Laver Arena per parlare con Jim Courier per la tradizionale intervista post partita.
L’ex numero 1 del mondo ha raccontato di aver avuto problemi all’inguine e non era molto contento della scelta di aver dovuto chiamare l’intervento del fisioterapista chiedendo poi un medical time out: “Non mi piace, non penso mi sia mai capitato, non voglio dare sensazione di debolezza all’avversario”.
Mentre parlava, però, ha anche provato a sdrammatizzare su come l’esito della partita sia incredibilmente girato a suo favore: “Alle volte bisogna essere fortunati… e io oggi son stato incredibilmente fortunato. Come il match è proseguito ho cominciato a sentirmi meglio e mi sono liberato della pressione. Non mi merito la vittoria, ma sono qui e sono molto, molto felice”.
E sulla domanda del come mai ha deciso di continuare: “Perché credo nei miracoli. Potrebbe arrivare la pioggia, potrebbero accadere delle cose varie”.
In conferenza stampa, invece: “Ero preoccupato che dopo il medical time out non avessi comunque recuperato e quando son tornato in campo stavo pensando più a come fare a giocare, ma all’inizio non ce la facevo. Tu speri alle volte che la cosa possa risolversi ma non era questo il caso. Chiaro, il terzo set era quasi andato, così dovevo capire come fare e che cosa non avevo con me in quel momento. Mi sono un po’ adattato nel quarto, lui stava giocando molto bene ma alla fine pensavo di aver trovato un modo per provarci. Una volta vinto il quarto set ho pensato che effettivamente potevo continuare così, pensare allo stesso modo, fare le stesse cose, e provare a farcela. Una volta salito sul 4-2 ho cominciato a crederci ancor di più”.
Sull’infortunio e la vista sulla semifinale: “Devo ancora vedere bene. Non so se chiamarlo un infortunio, è solo dolore. Devo ancora vedere. Ora ho due giorni di tempo, adrenalina, fisio, riposo. Speriamo di trovare che sia qualcosa non di grave, che era solo un fastidio all’inguine che si è indurito giocando tanto… chi lo sa, magari i nervi del momento. Non so. Sono fiducioso. Cerchiamo di scoprirlo stasera, domani. Domani vedrà come va”. E poi: “È arrivato a metà del secondo set penso. Ho cominciato a sentire che la mia fase difensiva non era lì. Poi ho ricevuto il warning perché ero molto nervoso a proposito del dolore che sentivo. Ho giocato per un po’ sentendo quel dolore, ma comunque sentivo che lui stava giocando alla grande. Aveva entrambe le fasi ad alto livello”.
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