Sono cinque le azzurre convocate dal capitano Tathiana Garbin in vista dell’incontro del Gruppo I zona Europa/Africa di Fed Cup 2020, in programma dal 5 all’8 febbraio a Tallin, in Estonia.
Si tratta di Jasmine Paolini (n.96 Wta), Camila Giorgi (n.99 Wta), Martina Trevisan (n.156 Wta), Elisabetta Cocciaretto (n.178 Wta) e Giulia Gatto-Monticone (n.154 Wta). Per quest’ultima si tratta della prima convocazione in maglia azzurra, a 32 anni.
Cambia qualcosa rispetto al passato. Almeno, a quello che eravamo ormai abituati. Il Gruppo 1, la vecchia terza serie della competizione a squadre femminile, ora può essere considerata “promossa” come seconda vista la rivoluzione ai piani alti e un unico World Group da 20 squadre con 4 già alle Finals (Australia, Francia, Ungheria e Repubblica Ceca) e altre 16 a sfidarsi negli spareggi di febbraio.
L’Italia è reduce dalla retrocessione dello scorso anno, dopo la sconfitta in Russia nello spareggio di aprile, e ora dovrà fare i conti con una formula nuova. Ci sono anzitutto due Round Robin per sede. Oltre a Tallin ci saranno due raggruppamenti anche in Lussemburgo. Dai 4 gironi usciranno due squadre vincitrici che affronteranno le seconde dell’altro raggruppamento negli spareggi di fine settimana. Le due squadre vincitrici si uniranno poi alle altre provenienti dai raggruppamenti zonali nel resto del mondo (Asia/Oceania e America nord e sud).
A Tallin ci sarà un raggruppamento da 4 squadre e uno da 3. Due da 3 invece sono previsti in Lussemburgo. L’Italia sa già chi potrebbe affrontare: Austria, Bulgaria, Croazia, Estonia, Grecia e Ucraina sono le altre 6 nazionali in Estonia. La nazionale che fa veramente paura è quella ucraina, sebbene negli ultimi tempi abbia vissuto di qualche problema nei rapporti giocatrici-federazione (Elina Svitolina e Dayana Yastremska lo scorso anno ebbero entrambe delle vicende scomode da affrontare) ma il vivaio in questo momento è talmente ricco che dopo la beffa dello scorso anno è la più forte in assoluto. Oltre a lei, non sarà facile neppure affrontare la Croazia sul veloce indoor, soprattutto se potrà contare su due top-20 come Petra Martic e Donna Vekic. E poi anche la Grecia che è “debole” con la seconda singolarista ma ha Maria Sakkari ormai vicina all’ingresso nelle 20. L’Estonia ha Anett Kontaveit di molto temibile, ma l’ammutinamento di Kaia Kanepi due anni fa ha fatto sì che oltre alla vera stella le altre giocatrici fossero a fatica comprese nel ranking WTA, condannando la nazionale di casa a dover lottare per non retrocedere.
In Lussemburgo invece ci saranno, oltre alla nazionale di casa, Polonia, Serbia, Slovenia, Svezia e Turchia.
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