Dal nostro inviato a Melbourne
[5] D. Thiem b. [7] A. Zverev 3-6 6-4 7-6(3) 7-6(4)
E adesso non chiamatelo più terraiolo. Battendo Sascha Zverev col punteggio di 3-6 6-4 7-6(3) 7-6(4) in tre ore e 42 minuti, Dominic Thiem si qualifica per la sua terza finale Slam in carriera, la prima agli Australian Open e fuori dai confini di Parigi. Il rosso resterà sempre la sua superficie prediletta ma con questo risultato l’austriaco conclude un percorso che lo ha visto crescere anche sul duro: prima il successo a Indian Wells, poi la finale alle Finals dimostrandosi molto competitivo anche indoor e infine le due settimane d’oro a Melbourne con la vittoria sul numero 1 Nadal.
Per la settima volta in nove confronti diretti batte uno Zverev che ci ha provato e in certi tratti della partita è sembrato anche sovrastare il suo avversario. I numeri gli sono persino leggermente favorevoli, un vincente in meno di Thiem (43 a 42) ma anche meno gratuiti e la solita percentuale strepitosa di prime palle in campo: 81%, in linea con tutto il resto del torneo. A far la differenza sono stati i dettagli e il tie break del quarto set è emblematico in questo senso. Per la sua prima finale Slam deve ancora attendere ma rispetto alle precedenti uscite nei Major questo risultato rappresenta un grande passo avanti su cui continuare a lavorare.
Forse sarebbe andata diversamente se avesse messo a segno uno dei due set point avuti sul 5-4 servizio Thiem del terzo set, invece l’austriaco si è salvato e poi al tie break è stato molto più bravo. Così come lo è stato in quello del quarto: sommati ai tre vinti contro Nadal fanno cinque consecutivi ed è un dato importante. Cresciuto pian piano dopo un primo set sotto tono, Thiem ha contenuto bene l’assalto di Zverev che ha la grave colpa di non aver colto il momento di superiorità di metà secondo set. E poi i tie break appunto, dove il numero 4 del mondo ha sbagliato meno del suo avversario.
In quello del quarto restano negli occhi due orrori di Zverev: il doppio fallo con palla lunga di almeno due metri e uno smash buttato fuori dal corridoio. Due sbagli pesanti che gli sono costati la sconfitta mentre “Dominator” Thiem si gode il successo e pensa già alla super sfida con Novak Djokovic. I precedenti pendono dalla parte del serbo (6-4) ma Thiem ha vinto quattro delle ultime cinque sfide ed è avanti 2-1 nei match Slam (tutti al Roland Garros). Sul veloce invece è sotto 3-1 ma la sua unica vittoria è recentissima, l’incontro del round robin alle ATP Finals di Londra.
Contro il cannibale di Melbourne dovrà spingere a tutta, impedendo a Djokovic di manovrare e sfondando il muro difensivo come ha già dimostrato di saper fare. Resta un’impresa durissima, ma a 26 anni ha raggiunto la piena maturità e il veloce (se così possiamo chiamarlo) non gli è più nemico.
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