Per la prima volta in carriera Jannik Sinner vince un match in un torneo del Grande Slam.
In conferenza stampa l’altoatesino commenta così il successo su Max Purcell all’Australian Open: “Giocare una partita in due giorni non è facile. Sono andato avanti due set sopra, speravo di chiuderla prima che arrivasse la pioggia ma poi le cose si sono complicate. Oggi sono tornato in campo molto caldo, dovevo essere subito pronto”.
Sinner spiega le sue difficoltà iniziali: “Non conoscevo Purcell, sapevo che aveva fatto i quarti qui a livello juniores. All’inizio mi ha messo in difficoltà con cambi di ritmo e tanti slice. Io ho fatto il mio gioco e le cose sono andate bene”. Al secondo turno niente sfida con Shapovalov: “Si parlava molto della mia possibile partita con lui (Shapovalov) ma prima dovevamo vincere entrambi i nostri match. Invece affronterò Fucsovics che è un ottimo giocatore soprattutto sul veloce”.
Sul giovane azzurro si è espresso in conferenza stampa anche Roger Federer e Sinner non nasconde di esserne lusingato: “Non me lo aspettavo ma sicuramente ne sono orgoglioso, mi ha sorpreso e mi fa molto piacere. Io cerco di vivere tutto questo con molta tranquillità”
È servita invece una rimonta di due set, l’ottava in carriera, per permettere a Fabio Fognini di battere Reilly Opelka e accedere al secondo turno degli Australian Open: “Non le ricordo tutte e otto – spiega in conferenza stampa – quella contro Rafa è stata la più goduriosa ma le statistiche sono solo statistiche”. Opelka si è rivelato avversario ostico per Fabio che soffre da sempre i giocatori di questo tipo: “Io ho solo fatto il mio gioco, ieri ci ho provato ma non ci sono riuscito. Quando mi viene proposta questo tipo di palla faccio fatica”.
“Sono rimasto sorpreso dal suo gioco – prosegue Fognini-. È stata una partita diversa rispetto a New York, difficile divertirsi con questo tipo di giocatori. Uno degli avversari più brutti che mi poteva capitare, è una mina vagante e può battere chiunque. Oggi sono tornato in campo sapendo quello che facevo, il livello di errori era minimo perché se sbagliavo andavo fuori”. Infine non si sbilancia sulla presenza in Davis contro la Corea del Sud: “La Coppa Davis si gioca a marzo, c’è ancora tempo..”.
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