Dal nostro inviato a Melbourne
Sul campo 7 di Melbourne Park Jannik Sinner vince la sua prima partita in un torneo del Grande Slam. Bastano tre set (ma due giorni causa pioggia) per battere Max Purcell, australiano numero 216 del mondo e passato indenne dalle qualificazioni superando Collarini, il nostro Gianluca Mager e lo slovacco Kovalik. All’esordio in un Major e con all’attivo un quarto di finale proprio a Melbourne a livello juniores, Purcell ha messo in difficoltà l’azzurro per buona parte del primo set. Variando il ritmo e offrendo palle sempre diverse al suo avversario, l’australiano si era portato avanti 5-4 e servizio nel primo parziale.
Sinner ha reagito appena in tempo per evitare di trovarsi nella scomoda situazione di dover rimontare. Alla lunga la maggiore qualità dell’altoatesino è venuta fuori: recuperato il break e vinto il set al tie break, Sinner ha dominato il secondo set, poi sul 4-4 15-30 e servizio Purcell ecco l’acquazzone che ha cancellato la giornata di ieri. Tornato in campo oggi Sinner ha dato una bella prova di maturità facendosi trovare prontissimo ai blocchi di partenza. Pronti via e con un passante di rovescio e una volée smorzata è arrivato il break decisivo che lo ha portato a servire per il match, chiuso pochi minuti dopo.
Dopo la sconfitta (ma senza sfigurare) contro Wawrinka al primo turno degli US Open arriva la prima vittoria Major del talentino di casa Piatti. Che coincide anche con la prima vittoria stagionale dopo i due ko di inizio anno contro Ruusuvuori a Bendigo e Paire ad Auckland. Festeggiamenti pacati e testa subito a domani perché si torna già in campo. Non ci sarà l’attesa sfida con Denis Shapovalov, caduto a sorpresa contro Marton Fucsovics, uno che a Melbourne ha già raggiunto gli ottavi due anni fa e che su questi campi sa giocare un ottimo tennis: sarà l’ungherese il prossimo test dell’azzurro.
E la parte bassa del tabellone parla per buona parte italiano perché oltre a Sinner e a Berrettini si qualifica per il secondo turno anche Fabio Fognini, protagonista di una strepitosa rimonta contro Reilly Opelka. Il terzo confronto tra i due (lo scorso anno vittoria a New York dell’americano e rivincita di Fabio nella Finals di Davis a Madrid) si trasforma in un thriller: sotto due set a zero Fognini viene salvato dalla pioggia e nella prosecuzione odierna la partita cambia completamente volto. Un break nel terzo parziale dà il via alla rimonta azzurra.
Dalle racchette distrutte alle polemiche con carlo Bernardes fino al successo finale: finisce 3-6 6-7(3) 6-4 6-3 7-6(5) al super tie break e la speranza di vedere un ottavo tutto italiano è ancora viva. Per Fognini, giocatore trasformato dopo aver finalmente strappato il servizio bomba di Opelka, è l’ottava rimonta da 0-2 della carriera: ci era già riuscito a Parigi (contro Monfils nel 2010), a Wimbledon (Russell 2010 e Kuznetsov 2014) e a Flushing Meadows (Nadal e Gabashvili nel 2015 e 2016). Al secondo turno sfida assolutamente alla portata contro Jordan Thompson o l’imprevedibile kazako Bublik.
È già finita invece l’avventura di Lorenzo Giustino, alla prima apparizione nel tabellone principale di uno Slam come lucky loser. Il 28enne napoletano, ma ormai catalano d’adozione, viene eliminato con un netto 6-2 6-1 6-3 da Milos Raonic. Un’esperienza comunque positiva per Giustino, per la prima volta chiamato a misurarsi con un avversario di altissimo livello senza preavviso. “Ho saputo che avrei giocato appena 20 minuti prima del match – ha spiegato ai microfoni -. Una situazione difficile da gestire psicologicamente”. Resta la fiducia per il futuro e le buone sensazioni provate nella prosecuzione del match interrotto ieri e terminato oggi in pochi game.
Eliminato anche Stefano Travaglia, la cui situazione era ampiamente compromessa dopo la giornata di ieri, con il cileno Garin nettamente avanti prima della sospensione causa acquazzone. Per il marchigiano, protagonista di una buona ATP Cup, sconfitta in tre set in poco più di due ore senza mai dare l’impressione di poter girare il match. Il 23enne cileno vince così il suo primo incontro in carriera a Melbourne e al secondo turno affronterà Raonic.
Benissimo anche Andreas Seppi: il tennista altoatesino ha battuto in tre set (6-4 6-4 7-6) il serbo Kecmanovic. In Australia il quasi 36enne ha sempre giocato molto bene, fino al picco della vittoria nel 2015 contro Roger Federer al terzo turno. A proposito, nel prossimo turno affronterà un altro svizzero, Stan Wawrinka. “Mi è sempre piaciuto giocare qui, sarà il caldo o altro, ma è molto bello”, ha detto Andreas, che poi ha parlato della sua prossima paternità: “Mia figlia nascerà tra un mese e resterò a casa, per questo è importante fare bene qui, anche per la necessità di fare punti, in modo tale da poter poi giocare i principali tornei in estate senza qualificazioni da fare. Il nome della bimba? Non posso dirlo, mia moglie si arrabbia…”.
Niente da fare per Lorenzo Sonego, a cui il sorteggio aveva riservato un bruttissimo cliente come Nick Kyrgios. Sulla Melbourne Arena il padrone di casa si è guadagnato l’accesso al secondo turno vincendo col punteggio di 6-2 7-6(3) 7-6(1). Buona comunque la prova di Sonego, che primo set a parte ha lottato alla pari contro un buon Kyrgios. Fuori anche Marco Cecchinato che contro Sascha Zverev ha tanti rimpianti: avanti di un break nel primo set e al servizio per chiudere il secondo, il palermitano si è sempre fatto recuperare e alla fine ha ceduto in tre set al tedesco.
J. Sinner b. [Q] M. Purcell 7-6(2) 6-2 6-4
[32] M. Raonic b. [LL] L. Giustino 6-2 6-1 6-3
[12] F. Fognini b. R. Opelka 3-6 6-7(3) 6-4 6-3 7-6(5)
C. Garin b. S. Travaglia 6-4 6-3 6-4
A. Seppi b. M. Kecmanovic 6-4 6-4 7-6(3)
[23] N. Kyrgios b. L. Sonego 6-2 7-6(3) 7-6(1)
[7] A. Zverev b. M. Cecchinato 6-4 7-6(4) 6-3
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