Non ci sarà lo spareggio per Shenzhen, a Mosca, perché soltanto Belinda Bencic ha raggiunto la semifinale.
La svizzera ha fatto il suo dovere in un match durissimo per due terzi della sua durata, battendo un’ostica Kirsten Flipkens, mentre Kiki Bertens è caduta nella sfida contro Kristina Mladenovic.
La numero 3 del seeding, in tabellone con una wild-card, ha vinto un ottimo primo set contro la qualificata belga, perché Flipkens stava riproponendo lo stesso livello di gioco degli ultimi giorni ed è subito volata avanti di un break con un vantaggio di 4-1. Sul 4-2 un lunghissimo game dove la stessa Flipkens ha avuto chance di 5-2 ma, alla quarta palla break concessa, si è arresa.
Bencic ha provato a fare uno scatto nelle fasi finali, con un break sul 5-5, ma non ha saputo chiudere e il tie-break è stato una lotta di nervi dove nessuna delle due riusciva a imporsi. Tantissima tensione sottolineata anche dall’esultanza, forse esagerata ma quantomai comprensibile (soprattutto dal punto di vista emotivo) di Bencic quando ha spezzato una serie di 8 punti vinti in risposta sul 9-8 in suo favore, chiudendo lo scambio a rete e prendendosi un pesantissimo parziale durato oltre un’ora. Molto più semplice il secondo, chiuso 6-1 in proprio favore.
Adesso si gioca tutto contro Kristina Mladenovic. La francese ha vinto la terza partita consecutiva al terzo set in questa settimana con il 6-4 2-6 6-1 maturato dopo quasi due ore contro Bertens, che non è riuscita a opporsi in maniera sufficiente, segnata nella forma come la svizzera ma in generale incapace di riproporsi negli ultimi mesi ai livelli dei primi 5 del 2019, quando viaggiava sulla soglia della top-5. Quel ritiro a Parigi ha segnato in maniera negativa la sua stagione, facendola sprofondare a poco a poco fino a ora che è quasi certa di chiudere la stagione in top-10 ma ha quasi mancato l’appuntamento con le Finals. Avrebbe bisogno, in caso, di una Mladenovic domani vincente e del forfait di Serena Williams, che ancora sebbene sia stata annunciata come relatrice a Detroit per una Convention durante il torneo di fine anno non ha ancora ufficialmente sciolto le riserve sia in un senso che nell’altro.
Oggi, per la numero 2 del seeding, una partita piuttosto complicata perché si è riproposto lo stesso scenario di ieri contro Kaia Kanepi e non c’è stato modo per lei di rientrare in un terzo set di affanno, costantemente in balia della francese, alla seconda semifinale del 2019 dopo Zhengzhou.
Nella parte alta del tabellone, importante affermazione di Karolina Muchova che si è imposta 6-3 6-4 contro Ekaterina Alexandrova. Al di là della terza semifinale WTA stagionale, la ceca ha così avuto la certezza di entrare in top-30 da lunedì prossimo. Ha cominciato l’anno al numero 144, e ha giocato appena 13 tornei. E il cammino in Russia non è finito.
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