Esordio complicato, in Lussemburgo, per la campionessa in carica Julia Goerges. La tedesca, chiamata a difendere la top-30, ha fatto tanta fatica contro Misaki Doi più per un primo set perso per un frangente di un paio di minuti in cui ha commesso buona parte dei 12 gratuiti che le sono stati attribuiti dal torneo.
Un 5-7 6-1 6-3 che è abbastanza paradossale nel suo sviluppo, dove la numero 2 del seeding era in netta superiorità sul piano della forza e pesantezza di palla, ma la giapponese resisteva moto bene almeno nel primo set. 23 vincenti, 12 gratuiti, eppure 7-5 Doi. Misaki, campionessa qui nel 2016, ha prevalso in un braccio di ferro conclusivo dove ha salvato, bene, tre palle break sul 5-5 e poi ha approfittato di una Goerges distrattasi a causa di qualche rumore di troppo in tribuna e dal 15-15 ha chiuso con solo errori gratuiti.
La partita, però, rimaneva comunque incanalata verso la tedesca a cui c’è voluto nulla per vincere 6 game di fila nel secondo parziale e poi, malgrado la strenua resistenza della sua avversaria, allungare anche nel set decisivo. Adesso, Sorana Cirstea.
Non era difficile immaginarsi un match così, da parte di Coco Gauff, dopo la grande gioia e tutte le mille emozioni che avrà provato nelle ultime 72 ore dopo la vittoria a Linz. Anzi, per tutta una serie di circostanze il 6-4 6-0 subito contro Anna Blinkova, giocatrice per nulla da sottovalutare e protagonista di un 2019 mai sotto le luci della ribalta ma in continuo progresso.
Fin dai primi game l’americana era lontana parente di quella vista nelle fasi finali in Austria. Lenta, fallosa soprattutto col dritto e trascinata lungo il campo dal palleggio regolare e accurato della russa. Sembrava, Gauff, costretta a trovare un picco di rendimento che oggi non poteva raggiungere per imporsi contro una che faceva un po’ il suo gioco, ma lo faceva con qualche categoria in più di vantaggio.
Il lato migliore, oggi, per la giocatrice classe 2004 è stato vederla piuttosto lucida nel primo set ad accettare una situazione di difficoltà. Nel settimo game (4-2 Blinkova) è stata brava, infatti, a correggere una percentuale di prime che non arrivava al 50% calando velocità e mettendo più slice per disorientare una giocatrice che si basa ancora tanto su una palla abbastanza simile e non sembrava pronta a reagire, sbagliando un po’ troppe risposte. Al servizio, però, la russa non ha concesso nulla e si è meritatamente portata avanti di un parziale. Il break in apertura e la palla del controbreak salvata subito dopo per il 2-0 hanno creato la spaccatura definitiva. I punti stavano cominciando a scorrere via troppo in fretta e tutti a favore di Blinkova. Sul 3-0, col doppio break di svantaggio, Gauff ha esternato per la prima volta tutto il proprio disappunto col padre accanto a lei, chiamato in campo per un coaching che era più psicologico che altro. Niente da fare.
Un brusco ritorno alla realtà, per Coco, che si è ritrovata in un match a essere la quindicenne che ancora ha bisogno di tempo e tranquillità, di passare attraverso partite così per conoscere meglio se stessa in un contesto diverso rispetto a quello vissuto con tanta fretta fino a pochi mesi fa. Non era una vittoria, quella di Linz, che la proiettava da subito nell’Olimpo del tennis come non è una sconfitta, questa, che la respinge senza appello. L’importante è che ci sia modo di imparare, perché anche in Austria il successo è arrivato dopo che aveva perso (nettamente) contro Tamara Korpatsch nelle qualificazioni. In dieci giorni è passata dalla delusione all’esaltazione e ritorno con grande velocità. Adesso avrà tutto il tempo per pensare alla off season prima di cominciare (presumibilmente) il 2020 dall’Australian Open dove non avrà neppure bisogno della wild-card. E questo è già un traguardo prestigioso.
Risultati
secondo turno
M. Gasparyan b. [Q] M. Niculescu 6-2 7-5
[3] E. Rybakina b. D. Allertova 6-1 6-1
primo turno
[WC] A. Ostapenko b. C. McNally 7-5 7-6(3)
[8] A. Blinkova b. C. Gauff 6-4 6-0
[2] J. Goerges b. M. Doi 5-7 6-1 6-3
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