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WTA Linz: tonfo Bencic, ora per le Finals a Shenzhen è durissima

Clamoroso tonfo di Belinda Bencic nel primo turno del WTA International di Linz, in Austria. Clamoroso perché questa settimana la svizzera non doveva assolutamente sbagliare dopo essere precipitata al numero 10 della Race e avere forse solo questo colpo in canna per rifarsi sotto nella corsa alle WTA Finals.

Mancherebbe ancora una settimana alla fine della stagione regolare, ma al momento la numero 10 del mondo non è iscritta ad alcun torneo tra Mosca e Lussemburgo e le chance di entrare in tabellone in Russia, lì dove i punti valgono di più (si tratta infatti di un evento Premier contro l’International in Lussemburgo) sono molto basse viste le storie del recente passato.

Bencic, numero 2 del seeding austriaco, è stata sconfitta in maniera rocambolesca contro la qualificata Anna Lena Friedsam per 6-4 2-6 6-2. Un punteggio che fa ancora più rabbia, per la semifinalista dello US Open, se si pensa che nel primo set era avanti 4-0 prima di subire un incredibile rientro della tedesca capace di mettere a segno 6 game di fila con grandi colpi e un’avversaria ritrovatasi troppo facilmente in difficoltà. Belinda era anche riuscita, nel secondo set, a trovare una vera reazione quando era scivolata indietro 2-1 e servizio per la sua avversaria, vincendo un paio di game estremamente tirati e dilagando. Nel terzo set, però, il copione si è completamente capovolto per l’ennesima volta e Friedsam ha potuto festeggiare il più bel successo dal rientro in campo dopo l’incredibile odissea alla spalla e i quasi due anni di inattività.

Bencic rimane dunque ferma a 3705, con Kiki Bertens nona a 3870 punti e presente a Linz dove esordirà contro Misaki Doi, altra qualificata. Dalla parte dell’olandese da un lato il tabellone si è aperto perché è arrivato il forfait di Maria Sakkari, dall’altro però è entrata come lucky loser Coco Gauff, che ha approfittato dell’occasione per battere 6-3 7-6(5) Stefanie Voegele. Un’altra vittoria e la quindicenne statunitense (che sfiderà ora Kateryna Kozlova) sarà in top-100.

In questo momento Bertens sarebbe la prima delle escluse dalle WTA Finals di Shenzhen, ma con Serena Williams all’ottavo posto (3935 punti) le possibilità che possa entrare sono al momento abbastanza alte considerato che la statunitense non ha mai rivelato se la sua stagione si è conclusa con la sconfitta nella finale dello US Open. Eppure, è dal 2014 che la grande campionessa nord-americana non prende parte a questo evento e non ci sono segnali che quest anno possa andare diversamente. In ogni caso, Bertens ha la grande chance qui di allungare il proprio vantaggio su Bencic e di sorpassare Serena prendendosi dunque ufficialmente l’ottavo posto e non dover contare su eventuali forfait. Per lei, però, per far sì che possa aggiungere punti avrà bisogno di arrivare in finale, per cui rimane tutto in ballo.

Eppure, nella prossima settimana l’olandese avrà la carta importante da giocarsi. A Mosca infatti lei è già presente nell’entry list assieme a Elina Svitolina, ora settima e anche lei a caccia di uno dei due posti rimanenti per le Finals. Bencic al momento no, ma non potendo chiedere una wild-card riservata alle top-20 (che in questo caso rappresenta uno status acquisito al termine della stagione precedente) lei o deciderà di giocarsi il tutto per tutto in Lussemburgo (anche se i rischi sono gli stessi per quanto riguarda l’assegnazione delle wild-card visto che questi tornei privilegiano soprattutto le giocatrici locali) o sfiderà la sorte sperando che in Russia siano più clementi per la sua posizione, cosa non avvenuta in altre circostanze nel recente passato.

Celebri, infatti, i ricordi di come Johanna Konta rimase appiedata sia nel 2016 che nel 2017. Nella prima circostanza lei era nona (ottava perché Serena aveva già chiuso la stagione) ma poteva essere superata da Svetlana Kuznetsova in caso di vittoria della russa in casa, a Mosca. Lei ha chiesto una wild-card ma non avendo lo status da top-20 ha subito un netto “no” dagli organizzatori ed è dovuta comunque volare a Singapore dove fino al giorno del sorteggio era considerata come possibile partecipante e la WTA dovette fare due foto ufficiali dell’evento: uno con Konta presente, uno senza la britannica. Il sorteggio fu particolare: Konta rimase seduta ai piedi del palcoscenico dove venivano chiamate le 7 sicure di giocare il torneo e quando dovevano chiamare l’ottava giocatrice estratta, al posto del suo nome venne messa una X che simboleggiava chi tra lei e Kuznetsova avrebbe disputato il Round Robin. Un anno più tardi la frittata si girò su Caroline Garcia, ma stavolta con un finale diverso. La francese veniva dall’incredibile doppietta tra Wuhan e Pechino e aveva superato nella Race proprio Konta, che aveva fatto tutta la stagione tra la settima e la nona posizione nella Race ma che proprio una settimana prima della fine si era vista superata e dunque, nuovamente, essere la prima delle escluse. Lei era iscritta a Mosca, Garcia no. Caroline cercò di “difendersi” e chiese una wild-card, ma anche lei non aveva lo status di top-20 e il torneo le negò questa chance. Konta perse subito, non potè migliorare la propria classifica, e a Singapore ci andò la transalpina.

Quest anno Bencic, scivolata molto indietro subito dopo l’ottimo US Open, si trova nella scomoda posizione di dover rincorrere e una forma fisica forse in riserva, anche perché lei un anno fa era in campo anche a fine novembre per giocare tornei WTA 125k che dovevano evitare un crollo nel ranking. Pochissime pause, dunque, e ora la necessità di dover forzare per riprendersi una qualificazione alle Finals che sembrava quasi fatta dopo New York, e che ora ancor di più sembra divenire un miraggio.

Risultati

A. Van Uytvanck b. [LL] Y. Bonaventure 6-3 6-2
[LL] C. Gauff b. [Q] S. Voegele 6-3 7-6(3)
[5] J. Goerges b. M. Gasparyan 6-4 6-2
[Q] L. Siegemund b. F. Ferro 6-2 5-7 7-5
K. Mladenovic b. K. Siniakova 6-1 7-5
A. Cornet b. [7] B. Strycova 6-4 6-4
E. Rybakina b. [Q] N. Stojanovic 7-6(5) 6-2
[Q] A. L. Friedsam b. [2] B. Bencic 6-4 2-6 6-2

Diego Barbiani

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Diego Barbiani

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