[LL] C. Gauff b. [1] K. Bertens 7-6(1) 6-4
Una giornata, a Linz, che passerà agli annali. Kiki Bertens è diventata, suo malgrado, la prima top-10 battuta da Coco Gauff in carriera. E la statunitense, a 15 anni e mezzo, è ora la più giovane semifinalista a livello WTA dai tempi di Nicole Vaidisova a Tashkent nel 2004, anno di nascita della giovanissima nord-americana.
Il tempo vola, e alla TipsArena di Linz Gauff, in tabellone come lucky loser, si è presa un bel successo per 7-6(1) 6-4 maturato soprattutto grazie a un gioco molto regolare e con pochi errori. O meglio, pochi nei momenti che hanno deciso la partita. Perché quando serviva, Bertens, rimasta incastrata in una ragnatela di scambi dove tatticamente era spesso messa male, ha sbagliato tanto e più commetteva errori più sembrava lei quella in affanno.
Si giocava tanto, soprattutto dopo non aver brillato nelle prime uscite, e il suo livello era molto lontano anche oggi da quello visto nelle ultime partite a Pechino. Non è piaciuto, da parte sua, la costante posizione fin troppo indietro rispetto alla linea di fondo. Lo si intravedeva anche contro Alison Van Uytvanck, dove spesso veniva spinta all’indietro dai colpi della belga, ma oggi trovandosi così lontana da una posizione veramente offensiva e di controllo degli scambi i suoi colpi non avevano alcun effetto. Si creavano scambi dove non aveva alcuna efficacia, a meno che non trovava coraggio di avanzare. Gauff è sembrata non fare neppure troppa fatica in quello scenario, continuando a sbagliare poco e a vincere turni di battuta con troppa facilità.
Bertens non ha vinto più di 4 punti in risposta in tutto il parziale di apertura. Ha avuto uno 0-30 di vantaggio, sul 3-3, ma il 100% di punti vinti dalla sua avversaria sulla seconda sono una menzione di lode per Gauff ma allo stesso tempo una grave colpa da parte dell’olandese. Doveva fare di più lì proprio per creare pensieri nella testa della ragazzina che gestiva fin troppo bene momenti in cui la caratura dell’altra doveva veniva fuori. E al tie-break Kiki ha sbagliato tantissimo. Indietro di un mini-break già nelle fasi iniziali, non ha chiuso un lungo scambio sull’1-3 sbagliando col dritto. Un doppio fallo successivo ha di fatto mandato Gauff a distanza di sicurezza e sul 5-1 un nuovo errore di rovescio l’ha addirittura mandata a 5 set point, di cui è bastato il primo.
A inizio del secondo set l’olandese rientrava da 0-30 arrivando poi alle prime palle break della sua partita. Anche qui, però, una posizione sbagliata lungo il campo la portava a scelte poi altrettanto errate come il tentativo di un passante da lontanissimo, neppure angolato, finito sotto al nastro con Gauff però tranquillamente sulla palla. La statunitense prendeva il primo (meritato) break dell’incontro sull’1-1 dopo altri errori gratuiti in suo favore. Da lì, Coco è stata ancora una volta perfetta nei propri turni di battuta e solo in un momento ha concretamente rischiato. Eravamo sul 4-3 in suo favore, 30-30 e seconda di servizio. La volèe non è stata definitiva, anzi. Bertens ha avuto sul dritto il più comodo dei passanti ma, a dimostrazione della tanta tensione, il braccio è rimasto bloccato e molto teso, con la palla che finiva addirittura sotto al nastro a campo aperto.
Tenuto quell’importante turno di battuta Gauff si è poi presentata al servizio sul 5-4 e, malgrado un primo punto perso è immediatamente salita 40-15. Al secondo match point, una brutta risposta dell’olandese ha chiuso l’incontro e mandato in estasi la giovanissima americana e tutto il suo angolo, col padre che urlava “yes! yes! yes!”. Sta crescendo molto in fretta, Coco, destinata ora a entrare tra le prime 90 del mondo. Domani, contro Andrea Petkovic (6-4 6-1) la prima semifinale della sua carriera nel circuito maggiore.
(aggiornamenti a breve)
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