[7] B. Bencic d. [6] P. Kvitova 6-3 1-6 6-4
Ancora una partita al terzo set, la quinta su sei sfide viste fin qui alle WTA Finals di Shenzhen. E stavolta a sorridere è Belinda Bencic, che si è presa un preziosissimo quanto tribolato 6-3 1-6 6-4 ai danni di Petra Kvitova, vissuto tra le montagne russe e le difficoltà di un campo che ha regalato pochissimo al gioco di entrambe e ha reso la partita quantomai irregolare e fallosa.
Brava la svizzera, che ha avuto il guizzo giusto nella volata finale, e ha meritato un successo comunque in bilico, vissuto perlopiù sulla racchetta della ceca, partita a 1000 al servizio e che è rimasta avanti finché quel colpo ha seguito la sua volontà, crollando poi sul finale del set d’apertura. E quel 6-1 del secondo parziale non è neppure arrivato dopo un dominio territoriale. Colpiva meglio, trovava più vincenti, reagiva al grande crollo nel primo parziale, ma viveva anche dei disastri della svizzera alla battuta.
Tantissimi doppi falli per entrambe, e la parte migliore (per Kvitova) è arrivata nei primi 3 game al servizio. La ceca sembrava sempre troppo lenta negli spostamenti, incapace di tenere in campo una palla che la costringeva a muoversi e a far notare come la sua confidenza con questo terreno sia minima. Non per nulla, questa è la sesta sconfitta consecutiva alle Finals WTA, con l’ultima vittoria che addirittura risale alle semifinali del 2015 quando superò Maria Sharapova.
La partita continuava a viaggiare su binari molto complicati. Il crollo di Kvitova nelle fasi finali del primo set si è ripetuto con Bencic protagonista nel secondo. Nel terzo, entrambe hanno faticato tanto al servizio. Kvitova è scivolata indietro di un break in due occasioni, con tanti doppi falli commessi, e riusciva sempre a ricucire lo strappo. Poche idee, tanta confusione, eppure uno scatto che faceva ben sperare per lei quando sul 3-3 si riportava avanti per la prima volta da inizio parziale. Bencic, pur offrendo palla break, è riusciva a raggiungere il 4-4 e dare poi l’ultima sterzata con un game in risposta in cui è salita subito sullo 0-40. Il break, alla terza chance, è stato decisivo e con il ritiro di Naomi Osaka è ora molto vicina alla qualificazione in semifinale.
Kvitova, uscita dal campo a testa bassa, può ancora provare ad agganciare le semifinali. Avrà bisogno di battere Ashleigh Barty nell’ultima giornata. Servirà però ben altro rendimento, molto più simile a quello visto nella sfida d’apertura contro Osaka.
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