Andy Murray è tornato.
Il tennista scozzese, dopo un lungo “calvario”, condito da due interventi chirurgici alle anche, ha vinto oggi il torneo di Anversa, tornando ad alzare un trofeo ATP a distanza di oltre due anni e mezzo dall’ultimo successo. Murray in campo internazionale non trionfava dal marzo 2017, quando vinse sul cemento di Dubai e all’epoca era ancora il numero 1 del mondo. Per il britannico si tratta del 46° titolo della carriera (comprese le medaglie d’oro di Rio2016 e Londra2012).
Nella finale odierna dell’European Open, Murray ha sconfitto un altro “veterano”, condizionato anche lui negli ultimi anni da diversi infortuni, ovvero lo svizzero Stan Wawrinka. Nel match fra gli unici due giocatori capaci di interrompere negli ultimi dieci anni, con tre trofei Major a testa, l’egemonia Slam del trio Federer, Nadal e Djokovic, lo scozzese si è imposto per 3-6 6-4 6-4 sull’elvetico, quarto favorito del seeding, dopo quasi due ore e mezza. Un successo che sa davvero di rinascita per un giocatore arrivato davvero a un passo dal ritiro.
Se quello di Anversa si può definire il primo titolo della nuova carriera di Murray, per Denis Shapovalov quello di Stoccolma è il primo in assoluto. Il tennista canadese, testa di serie numero 4 del seeding e numero 34 del mondo, ha superato per 6-4 6-4 il serbo Filip Krajinovic. Il torneo svedese, che un anno fa aveva salutato il primo trofeo di Stefanos Tsitsipas, diventa la prima volta anche per il ventenne nordamericano. Giocatore dal tennis spettacolare ma complesso, dopo i risultati sorprendenti da 18enne Shapovalov aveva rallentato un po’ la sua crescita. Questo risultato lo riporta in top 30 e potrebbe dargli la spinta giusta per un ulteriore salto di qualità.
Arriva il secondo titolo in carriera invece per Andrey Rublev, profeta in Patria a Mosca. Il tennista russo ha vinto la finale della Kremlin Cup sui campi veloci indoor dell’Ice Palace Krylatskoye di Mosca. Rublev, numero 6 del seeding e 31 del mondo, ha sconfitto nell’ultimo atto del torneo il francese Adrian Mannarino, testa di serie numero 7 del tabellone e 44 del ranking internazionale, col punteggio di 6-4 6-0. Per il transalpino è la seconda sconfitta consecutiva in finale a Mosca, un anno fa era stato battuto da Karen Khachanov.
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