Altra sconfitta per Jannik Sinner che porta con se più speranze che delusioni. Il ragazzo italiano non ha ripetuto la vittoria di 8 giorni fa contro Monfils ma ha ancora una volta fatto vedere l’enorme potenziale che si ritrova per le mani. Soprattutto nel primo set Sinner è sembrato per i primi sette game decisamente superiore al suo avversario, che per quanto mattocchio rimane uno in corsa per le Finals, e poi ha combinato un disastro nell’ottavo, regalando break e set a Monfils. Forse più stanco mentalmente che fisicamente, Sinner ha giocato un secondo set meno brillante, non riuscendo più a trovare la misura della risposta e soffrendo terribilmente quasi ad ogni game di servizio. In qualche modo, e grazie a qualche regalo di Monfils, Sinner è arrivato al tiebreak, dove ha fatto vedere sia quanto è giovane ancora, sia le grandi qualità di combattente. Sinner è infatti andato sotto rapidamente per 5-1 ma non si è dato per vinto ed è risalito fino al 5 pari. Il primo match point lo ha annullato giocando con grande attenzione uno scambio concluso con un passante troppo difficile per il francese e poi si è ritrovato lui ad avere un set point, che Monfils ha annullato col servizio. Ma Sinner è andato addirittura sul’8-7 e servizio ma qui un dritto lo ha tradito e poi è stato un colpo di grande classe di Monfils, un passante strettissimo, a dare al francese il secondo match point, stavolta sfruttato con un servizio ad uscire.
Più luci che ombre anche stavolta per Sinner dunque, che imparerà a controllare i colpi e a capire che anche gli avversari un po’ a tennis sanno giocare e che quindi non deve stupirsi troppo se alcuni colpi che sembra pensare siano definitivi tornino indietro. Com’è giusto che sia a volte l’esuberanza sconfina in presunzione, ma come si sa anche questa è una caratteristica dei campioni e quindi non c’è da farsene troppo un cruccio. Sinner ha dei fondamentali solidissimi e riesce a tenere un ritmo che spesso è stato insostenibile anche per uno come Monfils, e non sta piantato sulla linea di fondo visto che non disdegna di presentarsi a rete abbastanza spesso. I presupposti insomma ci sono tutti, ma meglio ricordare che ci sono anche avversari molto forti in giro.
Per quanto riguarda gli altri match, Schwartzman e Rublev tengono vive le loro residue speranze di andare a Londra, superando – con molte difficoltà l’argentino, con molta facilità il russo – rispettivamente Querrey e Chung. Rublev sarà il prossimo avversario di Berrettini, e non sarà semplice per il romano, anche se il russo non ha ancora la regolarità che gli consentirebbe di essere un cliente ben più pericoloso.
Vittoria anche della testa di serie numero 1, Dominic Thiem, che si è svegliato dopo un set e ha concesso poi cinque game a Verdasco.
Secondo turno
[1] D. Thiem b. F. Verdasco 3-6 6-3 6-2
P. Carreno-Busta b. M. Kukushkin 6-7(3) 6-4 6-1
A. Rublev b. H. Chung 6-4 6-2
[4] G. Monfils b. [WC] J. Sinner 6-3 7-6(8)
[Q] A. Bedene b G. Simon 6-2 3-6 6-3
[5] D. Schwartzman b. S. Querrey 6-7(5) 6-4 7-6(5)
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