KVITOVA CONTRO RISKE, È “WUHANBLEDON”
Per molti giornalisti che sono appassionati soprattutto al mondo WTA, quando nel 2014 Wuhan è entrato a far parte del calendario e a vincere, in maniera dominante, è stata Petra Kvitova, è subito stato coniato il termine “Wuhanbledon” con un riferimento al torneo di Wimbledon, casa per eccellenza a livello Slam delle migliori prestazioni della ceca.
Poi il tutto si è ripetuto nel 2016 con un’altra dimostrazione di classe e potenza da parte di Kvitova che si è imposta travolgendo Simona Halep 6-2 6-2 in semifinale e Dominika Cibulkova in finale, 6-1 6-1. Per vari motivi da lì in avanti non si era più spinta così in là, ma il termine è simpaticamente rimasto e ora che Kvitova è tornata a disputare una semifinale a livello WTA è tornato pienamente in auge.
Era da Stoccarda, da fine aprile, che non capitava di avere Petra tra le migliori 4 di un torneo del circuito maggiore femminile. L’infortunio al braccio, lo strappo del muscolo, ha gravemente compromesso una stagione che fino a Roma la vedeva saldamente in testa alla Race e che aveva tutti i segnali perché fosse lei, a oggi, la vera candidata al posto di numero 1 del mondo. Tre mesi ferma, o a giocare un tennis molto balbettante, nel momento cruciale con 3 tornei Slam e due Premier 5, hanno invece mandato tutto all’aria.
Adesso Petra cerca di alzare l’asticella in un finale di stagione che servirà soprattutto per il morale visti i tanti punti che dovrà difendere a gennaio. Qui a Wuhan, è in semifinale senza aver perso un set e dopo il primo turno contro Polona Hercog è riuscita ad alzare il livello trovando prestazioni sempre migliori contro Sloane Stephens e ora Dayana Yastremska. Dopo il 6-3 6-3 di ieri, il 6-2 6-4 alla ragazzina ucraina classe 2000, ieri splendida protagonista contro Karolina Pliskova e oggi impotente di fronte alla prova quasi perfetta dell’altra ceca in top-10.
Dunque sarà Kvitova contro Alison Riske per un posto in semifinale, con le (prime e) ultime sfide tra le due arrivate nello spazio di 3 settimane tra fine agosto e inizio settembre 2013. Una vittoria a testa, un netto 6-3 6-0 per l’americana allo US Open in una giornata molto umida e afosa, un sofferto 7-6 4-6 6-3 per la ceca nel defunto torneo di New Haven. E viene da scherzare, sempre pensando a “Wuhanbledon”, perché entrambe si riaffronteranno qui, a Wuhan, dopo 6 anni in cui hanno ottenuto i loro migliori risultati su erba. Se sappiamo benissimo di Kvitova, forse non tutti sono a conoscenza che Riske quest anno è stata la giocatrice con più vittorie di tutte sui prati, partendo dal trionfo a Surbiton per poi prendersi il titolo a s’Hertogenbosch e i quarti di finale a Wimbledon.
Anche per lei, Riske, due vittorie dominanti tra ottavi e quarti di finale. Ieri il 6-2 6-1 a Qiang Wang, oggi il 6-1 6-3 contro Elina Svitolina. Ottima la prestazione della futura top-30 (esordio assoluto in carriera), mentre per l’ucraina c’è stato un grandissimo problema nel trovare ritmo e incisività, commettendo tantissimi gratuiti fin da inizio partita e cercando di ripartire affidandosi soltanto a una palla centrale e senza grande pericolosità per la giocatrice di Pittsburgh.
Risultati
[1] A. Barty b. P. Martic 7-6(6) 3-6 6-3
[9] A. Sabalenka b. [WC] E. Rybakina 6-3 1-6 6-1
A. Riske b. [3] E. Svitolina 6-1 6-3
[5] P. Kvitova b. D. Yastremska 6-2 6-4
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