Daniil Medvedev, numero uno della Next Gen (nella originaria versione che comprendeva i nati dal 1996), dopo straordinaria campagna di agosto sul cemento americano culminata con la finale agli US Open (più giovane finalista Slam dal 2010), non perde la concentrazione e consolida la leadership tra i giovani.
Nel torneo di casa di San Pietroburgo centra la quinta finale consecutiva e batte il coetaneo Coric (6-3 6-1 il punteggio).
Trattasi di un impresa riuscita tra i giocatori in attività soltanto a Federer, Nadal, Murray e Djokovic, ultimo a fare l’impresa, lo scorso anno, per effetto delle tre vittorie consecutive ottenute a Cincinnati, agli Us Open e a Shangai, cui si aggiunsero le finali a Parigi Bercy e alle ATP Finals.
Di seguito le cinque finali disputate da Medvedev nelle scorse settimane:
Con questo ennesimo exploit il tennista russo consolida la sua quarta posizione alle spalle dei Fab Three apparendo in prospettiva il tennista più accreditato per contrastarne lo strapotere.
Jo-Wilfried Tsonga ottiene il quarto centro in cinque finali disputate al torneo di Metz confermando la tendenza che vede i tennisti transalpini particolarmente ispirati tra le mura amiche, in particolare a Metz dove nove delle ultime undici edizioni sono state appannaggio di tennisti francesi:
Settimana deludente per i colori azzurri: si ci aspettava molto di più da Berrettini, testa di serie numero 3 a San Pietroburgo, il quale, dopo aver asfaltato all’esordio lo spagnolo Carballes Baena in 58 minuti, si è fatto sorprendere nei quarti dal bielorusso Gerasimov che avrà pure giocato la partita della vita ma è anche vero che a quasi 27 anni non è mai entrato tra i top 100 e in carriera ha sconfitto soltanto in tre circostanze un top 50. Un occasione persa ma sicuramente anche un utile spunto di riflessione per il tennista romano e il suo team. Di positivo c’è che con i 45 punti conquistati il nostro tennista sale all’ottavo posto della Race sopravanzando Nishikori che peraltro ha ufficializzato la sua assenza dal circuito per problemi di salute almeno per un mese. Sognare è lecito.
L’altra buona notizia viene dal circuito Challenger dove il 24enne Gianluca Mager ha ottenuto il suo terzo successo nel circuito minore, battendo in finale il mitico Paolo Lorenzi. Con i punti conquistati il tennista ligure ottiene il suo best ranking salendo al numero 120 mentre Lorenzi a sua volta guadagna cinque posizioni fino al 115simo posto. Considerando Caruso che è al 112simo posto, abbiamo tre tennisti che hanno la possibilità di aggiungersi ai 7 presenti attualmente tra i top 100, il che potrebbe far segnare un nuovo record storico per il tennis nostrano che non ha mai avuto più di 7 rappresentanti tra i primi 100 del mondo.
Altri numeri
4 – Le sconfitte dello sloveno Bedene in altrettante finali disputate nel circuito maggiore: Chennai (2015), Budapest (2017), Buenos Aires (2018) e Metz quest’anno.
8 – Le finali disputate quest’anno da Medvedev con un bilancio di 3 vittorie (Sofia, Cincinnati e San Pietroburgo) e 5 sconfitte (Brisbane, Barcellona, Washington, Montreal e US Open). Il tennista russo precede Federer e Nadal fermi a 5 finali.
18 – I tornei vinti in carriera da Tsonga, dieci dei quali disputati in Francia.
39 – Il nuovo ranking di Tsonga con un salto di 22 posizioni, da numero 61. Per effetto di questo avanzamento salgono a 5 gli ultratrentenni tra i 6 tennisti francesi presenti tra gli over 50:
54 – I match vinti in stagione da Medvedev, recordman davanti a Nadal (48) e Federer (45).
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