Si scalda la lotta per il primato di fine anno nel ranking WTA. Karolina Pliskova, vincitrice a Zhengzhou, si avvicina notevolmente alla leader Ashleigh Barty, che ora dista solo 86 punti (6501 a 6415). Ora, però, la ceca ha in scadenza i punti del titolo conquistato a Tokyo dodici mesi fa, per cui tra sette giorni la distanza tra le due tornerà a farsi più ampia.
L’affermazione cinese, a ogni modo, consente a Karolina, già numero uno per otto settimane tra luglio e settembre 2017, di essere la seconda qualificata alle Finals di Shenzhen, dopo la stessa Barty: nella Race le separano 220 lunghezze (5476 a 5256).
Il balzo più consistente tra le cinquanta lo compie la kazaka Elena Rybakina, finalista a Nanchang e ora quarantanovesima, suo record personale, venti gradini più in alto rispetto a lunedì scorso. Poco sotto, troviamo colei che l’ha sconfitta in finale, Rebecca Peterson, cinquantaduesima con un bel + 26. La svedese aveva già raggiunto analoga posizione nell’ottobre scorso.
Rientrano fra le cento le protagoniste del match clou tutto giapponese di Hiroshima, la sconfitta Misaki Doi (83; + 24) e la vincitrice Nao Hibino (87; + 59). Quest’ultima non vi figurava da oltre un anno e mezzo, essendone uscita a inizio marzo 2018: il suo career high è il n. 56 toccato nel gennaio 2016.
In ascesa pure Mihaela Buzarnescu (101; + 24), semifinalista a Hiroshima, nonché Shuai Peng (109; + 23) e Nina Stojanovic (110; + 24), fermatesi al penultimo atto a Nanchang. Bruschi cali per Jessica Pegula (78; – 18) e Pauline Parmentier (127; – 45).
Tra le italiane guida sempre Camila Giorgi (54; – 2). Dietro alla marchigiana figurano Jasmine Paolini (126; – 2), Giulia Gatto Monticone (161; – 3), Martina Di Giuseppe (182; – 4) e Martina Trevisan (198; + 1).
Con nessun torneo del circuito maggiore in programma, il ranking ATP non registra alcuna variazione nei primi quarantacinque posti. Il primo movimento che si incontra scorrendo la graduatoria è il + 3 di Albert Ramos Viñolas, semifinalista a Stettino e ora quarantaseiesimo.
Si fanno notare la lieve ascesa del francese Ugo Humbert (65; + 7), che ha prevalso a Istanbul, e, molto più in basso, quella dirompente dello slovacco Jozek Kovalik (206; + 140), impostosi a Stettino.
I migliori italiani, Fabio Fognini e Matteo Berrettini, si confermano rispettivamente undicesimo e tredicesimo. Alle spalle di Lorenzo Sonego (51; + 1) e Marco Cecchinato (67; – 1) risale Andreas Seppi (74; + 3), che ha fatto suo il Challenger di Cary, in North Carolina.
Seguono Stefano Travaglia (80; 0), Thomas Fabbiano (92; – 5), Salvatore Caruso (114; + 6 con la semifinale a Siviglia), Paolo Lorenzi (120; + 1), Jannik Sinner (127; + 1), Lorenzo Giustino (141; – 3), Gianluca Mager (142; 0), Federico Gaio (154; 0), Filippo Baldi (155; – 7), Alessandro Giannessi (171; – 31, dodici mesi or sono aveva trionfato a Banja Luka) e Roberto Marcora (194; – 14).
I top ten del ranking ATP: 1 Novak Djokovic, 2 Rafael Nadal, 3 Roger Federer, 4 Daniil Medvedev, 5 Dominic Thiem, 6 Alexander Zverev, 7 Stefanos Tsitsipas, 8 Kei Nishikori, 9 Karen Khachanov, 10 Roberto Bautista Agut.
Le top ten del ranking WTA: 1 Ashleigh Barty, 2 Karolina Pliskova, 3 Elina Svitolina, 4 Naomi Osaka, 5 Bianca Andreescu, 6 Simona Halep, 7 Petra Kvitova, 8 Kiki Bertens, 9 Serena Williams, 10 Belinda Bencic.
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