[Q] E. Gerasimov b. [3] M. Berrettini 7-6(5) 7-6(3)
Giornata difficile per Matteo Berrettini, che viene eliminato dall’ATP di San Pietroburgo per mano di Egor Gerasimov, il quale sta vivendo, in questo settembre, un momento di forma ottimo, come testimoniano le finora sette vittorie di fila in altrettanti match.
L’incontro è stato lottato punto a punto, lo testimonia il risultato, la lunghezza della maggior parte dei games, il perenne equilibrio che si è mantenuto. Nessuno dei due ha mai ceduto la battuta. La prima, ed unica del parziale inaugurale, occasione per centrare il colpo grosso l’ha avuta proprio Matteo, nell’undicesimo gioco. Dopodiché, tiebreak. E trend invertito. Se i due avevano faticato a cavar fuori un ragno dal buco in risposta durante il set, qui i primi sei punti sono tutti per il giocatore che riceve. L’italiano era andato sotto 0-2, poi si era rifatto con gli interessi, fino al 5-5, quando il bielorusso si prende il minibreak e mette la testa avanti.
È ancora Berrettini, nel secondo set, ad avere due chance di break, ma nulla anche stavolta. Gerasimov, nonostante la netta differenza tecnica, è on fire, è rognoso su ogni 15 e costringe l’altro ad andare in affanno. Ne sono conseguenza i due giochi che deve tirar su da 0-40, per scongiurare una prematura catastrofe, rispettivamente il nono e l’undicesimo. Di nuovo tiebreak, stavolta senza storia, perché Berrettini dal 3-3 subisce una serie di quattro punti di fila e lascia inesorabilmente il torneo.
Gli altri match
Con qualche sofferenza di troppo, ce la fa a passare il turno Borna Coric, che dopo aver perso il primo set 6-3, si è visto giù di un break anche nel secondo. Immediatamente recuperato, e incassato il parziale per 7-5, ha avuto vita nettamente più facile nel terzo, conquistandolo per 6-3. L’impressione avuta, dando comunque i meriti a Ruud per la solida prestazione, è che il croato non sia ancora assolutamente al 100%. Dopo un’estate negativa dal punto di vista fisico, le tante sconfitte e il ritiro agli US Open, questo è infatti il suo primo torneo giocato. Dopo la faticaccia con Fucsovics, oggi ne è arrivata un’altra e, alla prossima, almeno sulla carta, avrà il suo bel da fare. Già, perché affronterà Joao Sousa, che si è imposto su Kukushkin in una sfida in cui entrambi sono arrivati abbastanza in forma. Il portoghese aveva, ieri, eliminato nettamente il padrone di casa, Karen Khachanov, mentre il kazako aveva trovato sulla sua strada, oltre che Dzumhur, il nostro Sinner. Il punto di svolta del match è il tiebreak del primo. I due ci approdano forti di aver giocato un ottimo set e il primo a prendere il largo è Kukushukin, che sale 4-2 al cambio campo. Da qui, tuttavia, subirà la feroce rimonta di Sousa fino al 6-4, vedendosi costretto ad annullare sapientemente due delicatissimi set point. A questi ne seguiranno altrettanti, sempre cancellati, e un quinto, convertito. Il kazako da qui spegne totalmente la luce, Sousa, d’altro canto, forte di quanto archiviato, si accende ulteriormente e il secondo set scivola via rapidissimo in favore di quest’ultimo. Agguantato il break in apertura, lo bissa nel settimo gioco, chiudendo 6-2.
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