Dopo la finale a Washington, Camila Giorgi piazza un altro bel risultato in vista dello US Open con la semifinale nel WTA International del Bronx. Difficile prendere questi come veri termini di paragone per lo US Open perché il livello dei due tabelloni è fin troppo distante, ma è un nuovo risultato da prendere e conservare dopo i tanti mesi di stop.
Oltretutto, la marchigiana è anche l’unica giocatrice nei quarti di finale a chiudere l’incontro in due set, travolgendo una cliente mai troppo banale come Alizé Cornet.
Il 6-2 6-1 in un’ora di gioco è frutto di una superiorità netta, dalla prima all’ultima palla, e di una francese che non aveva in quest’occasione armi per contrastare un peso di palla e una rapidità di gioco che la mettevano in difficoltà fin dalla prima accelerazione. Tutto fin troppo facile per Giorgi, che ha lasciato 3 game a un’avversaria che storicamente le aveva dato grande fastidio: è vero che guidava per 3-2 i confronti diretti, ma è anche vero che 4 sfide erano finite al set decisivo e Camila aveva già perso in condizioni simili a quelle di questa settimana, nel caldo afoso e temperature molto elevate. L’Australian Open 2014 però, almeno ieri, è sembrato un ricordo molto sbiadito.
Adesso Giorgi avrà Qiang Wang, quantomai discontinua e non ancora apparsa “pronta” per prestazioni di alto livello. Dopo un esordio non troppo complicato, contro però una giocatrice che la ricorda abbastanza solo, però, di diverse categorie inferiori, ecco che i problemi venivano smascherati contro Anna Blinkova. 0-6 6-1 6-4 il punteggio finale di un incontro rocambolesco, dove Wang è stata prima attrice non protagonista poi ha rimesso a poco a poco la situazione dalla sua. Il problema, semmai, è che la discontinuità mostrata è l’elemento peggiore per una giocatrice che invece deve essere estremamente costante e con pochissimi alti e bassi per rendere al meglio, vista soprattutto l’indole da regolarista. È evidente che quanto avvenuto nell’ultimo periodo l’ha segnata, con la morte di Peter McNamara in primis, e se non altro una semifinale rimane un risultato accettabile in vista di quello che poi avverrà più avanti al suo ranking.
Nella parte bassa non ci sarà il derby ceco tanto atteso. Se Katerina Siniakova ha fatto il suo dovere, pur dovendo cancellare due match point a Bernarda Pera, Karolina Muchova ha perso una maratona contro Magda Linette. La prima si è imposta 4-6 7-6(6) 6-3 cancellando una brutta fase che dal 4-2 15-40 nel primo set l’aveva vista perdere 26 punti dei successivi 31, trovandosi dietro 2-0 e servizio Pera nel secondo. La seconda, invece, dopo aver vinto il primo set 7-6(4) è sembrata calare soprattutto in concentrazione, diventando da metà del secondo set troppo legata a un gioco pieno di errori e con grandi rischi nel tentativo di rimontare l’unico break di una sfida comunque rimasta su un piano di enorme equilibrio. Alla fine, questa gestione a volte troppo rischiosa ha finito per privilegiare la qualificata polacca impostasi 6-7(4) 6-4 7-6(3).
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