Il quinto giorno dello US Open 2019 si è chiuso con le vittorie dei du protagonisti più attesi alla sfida dei quarti di finale, Novak Djokovic e Daniil Medvedev. Dopo le due vittorie di fila del russo, a Montecarlo e soprattutto Cincinnati, e i fastidi lamentati dal serbo dopo la vittoria contro Londero, c’era una certa curiosità per la prova di Djokovic. Il numero 1 del mondo non ha completamente fugato i dubbi sulla sua condizione, nonostante la vittoria abbastanza netta su Kudla, perché più volte ha rischiato di rimettere in partita il numero 111 dell’ATP, che è talmente leggero da stupire che possa giocare per lunghi tratti alla pari con cotanto campione. Djokovic ha dovuto salvare palle per il controbreak in tutti e tre i set e naturalmente anche se non ci fosse riuscito la partita non avrebbe cambiato il suo esito. Però sono spie di una certa insicurezza, sulla quale insisterà Stan Wawrinka, avversario decisamente diverso. La sensazione è che se Stan migliora un po’ il suo livello, giocando magari come in sprazzi del match contro Sinner, non parte battuto con questo Djokovic.
La partita tra Medvedev e Feliciano è andata esattamente come ci si poteva aspettare, con Feliciano che ha infiammato il pubblico, tutto per lui, e che ha giocato in modo davvero spettacolare ma che non ha mai dato l’impressione di poter portare a casa il match. Medvedev è ormai consapevole del livello raggiunto e per quanto sia abbastanza chiaro che la maschera di impassibilità che si impone nasconde un carattere non proprio tranquillo non è una partita così che poteva farlo andare fuori giri. Medvedev l’ha un po’ portata per le lunghe, faticando un po’ sulle prime di servizio di Lopez, ma come detto nel momento in cui serviva non c’erano particolari dubbi su chi avesse fatto il punto. Forse Lopez avrà qualcosa da recriminare su un errore abbastanza banale sul secondo punto del secondo tiebreak, quello che ha restituito il minibreak al russo, ma come detto la sensazione è che se fosse servito Medvedev se lo sarebbe ripreso in un altro modo. Il set point in fondo racconta proprio questo, con Feliciano che giocava una volée che sembrava definitiva come tante altre ma che stavolta Medvedev arrpionava con uno splendido lob che moriva nell’ultimo millimetro di campo. Partita divertente che non sposta nulla rispetto a quanto sapevamo prima: sarà il quarto di finale a dirci a che punto è Medvedev, che adesso avrà un turno che si prospetta ababstanza semplice contro la sorpresa Koepfer, bravo a infilarsi nel buco lasciato libero da Fognini.
Terzo turno
[1] N. Djokovic b. D. Kudla 6-3 6-4 6-2
[23] S. Wawrinka vs [LL] P. Lorenzi 6-4 7-6(9) 7-6(4)
[Q] D. Koepfer b. [17] N. Basilashvili 6-3 7-6(5) 4-6 6-1
[5] D. Medvedev b. F. Lopez 7-6(1) 4-6 7-6(7) 6-4
[3] R. Federer b. D. Evans 6-2 6-2 6-1
[15] D. Goffin b. P. Carreno-Busta 7-6(5) 7-6(9) 7-5
G. Dimitrov b. [LL] K. Majchrzak 7-5 7-6(8) 6-2
A. de Minaur b. [7] K. Nishikori 6-2 6-4 2-6 6-3
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