Tutto come previsto, nella speranza che sia proprio degli italiani il colpo ad effetto di uno dei lunedì fin qui più noiosi che la storia di Wimbledon ricordi. A differenza del torneo femminile, che è rimasto senza le prime sei teste di serie, tra gli uomini regna una vera e propria tirannia, con i primi del mazzo che non si accontentano più di vincere, preferendo stravincere in attesa delle semifinali. Proprio quello che succedeva qualche ventennio fa con le donne, cosa che induceva i soliti progressisti a chiedere che i tornei femminili partissero dagli ottavi, se non proprio dai quarti di finale. Oggi hanno aperto Goffin e Verdasco e il massimo che sono riusciti a fare è stato un primo set equilibrati, buttato al vento da Verdasco che ha poi pareggiato i contri, prima che Goffin, naturalmente più avanti in classifica, si mettesse lì a giocare con la sua regolarità che bastava e avanzava per lo spagnolo. Per David, primo quarto di finale a Wimbledon, adesso c’è Djokovic e solo degli inguaribili ottimisti come noi possono pensare che ci sarà una qualche forma di partita. Il serbo ha superato senza nessuna difficoltà – e, va da sè, senza perdere un set – il buon Humbert al quale non sarebbe stato serio chiedere di più.
Ma il secondo quarto di finale forse indurrebbe ad occuparsi di uno dei tanti challenger in giro per il mondo, o a qualsiasi altra cosa piuttosto che passare del tempo a vedere Raonic o Pella contro l’unico giocatore arrivato ai quarti senza perdere un set. Federer forse? Nadal? Un battitore allora, uno che sull’erba ci sa fare. Certo, proprio lui, Roberto Bautista-Agut, che ha disposto come voleva di un Paire da giorni dispari, che neanche si è è lasciato andare a qualche colpo dei suoi defilandosi in silenzio, come un buon soldatino. Che pena.
Nadal ha concesso sei game a Joao Sousa, il che forse dimostra che tanto in forma non è, visto che ne ha persi così tanti. In teoria dovrebbe avere qualche difficoltà in più contro Sam Querrey, che ha vinto contro Tennys Sandgren, quello che aveva indotto Fognini ad augurarsi una fine anticipata del torneo per impraticabilità dei campi. Tutto questo considerato, eccovi la cronaca dell’unico match che fin qui è valso la pena raccontare. Buon divertimento e ringraziamo Giovanni Vianello per il coraggio.
Ottavi di finale
[1] N. Djokovic b. U. Humbert 6-3 6-2 6-3
[21] D. Goffin b. F. Verdasco 7-6(9) 2-6 6-3 6-4
[15] M. Raonic vs [26] G. Pella
[23] R. Bautista-Agut b. [28] B. Paire 6-3 7-5 6-2
S. Querrey b. T. Sandgren 6-4 6-7(9) 7-6(3) 7-6(5)
[3] R. Nadal b. J. Sousa 6-2 6-2 6-2
[8] K. Nishikori vs M. Kukushkin
[2] R. Federer vs [17] M. Berrettini
È andato in scena sul campo 12 un bell’ottavo di finale tra Sam Querrey e Tennys Sandgren, che sabato aveva eliminato il nostro Fognini. A vincere è stato Sam per 6-4 6-7 7-6 7-6.
La partita è stata una partita tipica tra gli americani moderni su erba. I due giocatori si sono sfidati soprattutto sul terreno del servizio e dell’uno-due in uscita dal servizio, pochi scambi prolungati. In compenso, si sono viste delle palle corte, delle discese a rete ed anche qualche sporadico serve and volley.
Il primo set è stato l’unico a vedere un break. Il break è arrivato sul 5-4 in favore di Querrey, alla terza palla break/set point (le palle break nel decimo gioco erano ovviamente anche set-point), su un errore di rovescio di Sandgren.
Il secondo set, come il terzo ed il quarto, si è deciso al tie-break. Sandgren ha salvato un set point sul 5-4 per Sam (servizio per Tennys), ma poi al tredicesimo gioco Sandgren ha trionfato 9-7 con un vincente di dritto nel punto finale.
Il terzo set ha visto una sola palla break sul 5-5 pari, palla break in favore di Querrey. Ad aggiudicarsi la frazione al tie-break è stato Querrey per 7-3.
Il quarto set ha visto il giocatore del Tennessee soccombere definitivamente. Ancora una volta nessun break nel corso del set. Nel tie-break Tennys è stato il primo ad andare avanti di un minibreak ma poi Sam ha strappato due volte la battuta a Tennys e così Querrey ha vinto set e match per 7-5 al tie-break.
Per Sandgren buon torneo, prime tre vittorie in carriera su erba e secondo exploit della carriera, dopo i quarti dell’anno scorso a Melbourne. Querrey torna molto avanti in un torneo dello Slam dopo qualche tempo ed ai quarti affronterà Nadal, in una sfida che per il maiorchino non sarà semplicissima.
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