Il quarto della morte è arrivato alla sua conclusione. Dalla zona di tabellone piena di campionesse e mine vaganti, saranno Serena Williams e Alison Riske a sfidarsi l’una contro l’altra per un posto in semifinale.
La giocatrice di Pittsburg è arrivata fino alle migliori 8 come una delle sorprese del torneo, eliminando Donna Vekic, Belinda Bencic e Ashleigh Barty. Serena, invece, ha fatto niente di più di quello che ci si attendeva dalla sfida odierna contro Carla Suarez Navarro.
I precedenti tra le due parlavano chiarissimo e, sebbene noi giornalisti non dovremmo mai esporci in maniera netta, usare termini come “assolutamente” o “certamente”, era francamente impossibile pensare che si ribaltasse una storia fatta di risultati travolgenti da parte della statunitense, che è quasi andata col freno a mano una volta accumulato il grande vantaggio. 6-2 6-2, sette a zero nei confronti diretti, 14 set vinti, mai una volta oltre i tre game persi a set.
Una passeggiata più che prevedibile e che, dopo le prime uscite balbettanti, la pone in posizione di grande favorita quantomeno alla finale. La strada da qui al ventiquattresimo Slam la vedrà di fronte alla connazionale, poi alla vincente della sfida tra Barbora Strycova e Johanna Konta. La ceca ha trovato una grande rimonta contro Elise Mertens, che guidava 6-4 5-2. Non ha avuto match point, la belga, ma ha subito 9 game di fila in favore della veterana, che ha piano piano girato la partita e poi ha dilagato, chiudendo 4-6 7-5 6-2. Primi quarti di finale dal 2014, questo dopo un periodo in cui stava anche pensando di smettere perché non si sentiva più veramente competitiva, almeno in singolare.
La britannica invece ha dato un’altra grande soddisfazione al pubblico di casa, imponendosi 4-6 6-2 6-4 contro Petra Kvitova. È la seconda rimonta dopo quella contro Sloane Stephens, arrivata grazie a un secondo set all’arrembaggio e a un terzo dove la maggior freschezza ha pagato e soltanto un momento di tensione sul 5-2 e servizio ha allungato una partita che comunque aveva in tasca.
Nella parte bassa, dopo l’eliminazione di Karolina Pliskova contro Karolina Muchova nella partita del gioco (se non del torneo), la situazione appare chiara. Due favorite d’obbligo alla semifinale, malgrado entrambe non siano giocatrici che hanno vera familiarità col terreno. E una di queste non ha mai raggiunto le migliori 4 di un Major. Eppure Elina Svitolina avrà una chance clamorosa, perché il suo percorso fin qui è stato sorprendentemente di alto livello, impostando anche oggi una partita molto fisica contro Petra Martic e vincendola 6-4 6-2 grazie a un primo set di oltre un’ora dove quasi ogni game è finito ai vantaggi. La croata, tra l’altro, dopo la netta sconfitta dello scorso anno a Roma aveva dichiarato che questo match up non le piace proprio e che certe fasi le rimangono nella testa fin da quando al Roland Garros 2017 sprecò un 5-2 di vantaggio al terzo set.
Oggi il primo set è volato via così, con un brutto turno di battuta perso nel decimo game dopo tante occasioni mancate e un lungo braccio di ferro in cui la giocatrice di Odessa ha prevalso e, all’inizio del secondo set, ha allungato in maniera decisiva. Domani affronterà una Muchova molto provata, soprattutto mentalmente, dalle tre ore e 15 minuti di battaglia punto a punto, e senza sosta, contro Pliskova.
La vincente di Svitolina-Muchova avrà una tra Simona Halep e Shuai Zhang. La rumena ha fermato la corsa di Cori Gauff, battendola con un netto 6-3 6-3, mentre la cinese ha sorprendentemente eliminato Dayana Yastremska, rivelatasi ancora troppo acerba e sconfitta 6-4 1-6 6-2.
Risultati odierni
A. Riske b. [1] A. Barty 3-6 6-2 6-3
[11] S. Williams b. [30] C. Suarez Navarro 6-2 6-2
B. Strycova b. [21] E. Mertens 4-6 7-5 6-2
[19] J. Konta b. [5] P. Kvitova 4-6 6-2 6-4
[8] E. Svitolina b. [24] P. Martic 6-4 6-2
K. Muchova b. [3] Ka. Pliskova 4-6 7-5 13-11
[7] S. Halep b. [Q] C. Gauff 6-3 6-3
S. Zhang b. D. Yastremska 6-4 1-6 6-2
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