Wimbledon

Wimbledon: Halep rientra nonostante una caduta, Pliskova e Azarenka avanzano

[7] S. Halep b. A. Sasnovich 6-4 7-5

Non siamo abituati a vedere Simona Halep con il numero 7 accanto, una testa di serie molto insolita, soprattutto negli Slam. Da quando è entrata in top-10, nel febbraio del 2014, la rumena ha passato oltre il 90% del tempo in top-5 ma gli ultimi 10 mesi sono stati al di sotto del suo rendimento standard.

L’ernia del disco che le ha fatto perdere gli ultimi 2 mesi della scorsa stagione ha contribuito poi a creare i presupposti perché ancora adesso non sia al top della forma, visto che ha condizionato inevitabilmente l’off season. Per questo, e dopo la sconfitta nei quarti di finale al Roland Garros, Halep si ritrova ora senza titoli da quasi un anno e in una posizione abbastanza anomala.

Wimbledon non sembra essere il suo terreno preferito, malgrado una semifinale raggiunta nel 2014, e nel match di apertura contro Aliaksandra Sasnovich ci si è anche messa la sfortuna di una brutta caduta nella seconda metà del primo set a far temere il peggio. Aveva conquistato un break nel primo game, è riuscita a portarlo in fondo prendendosi il parziale 6-4, ma al cambio di campo tra un set e l’altro c’è stato tanto lavoro per il fisioterapista, che poi è divenuto medical time out sul 3-2 Sasnovich nella seconda frazione.

La bielorussa, che lo scorso anno aveva raggiunto gli ottavi di finale, ha trovato più efficacia dai propri colpi scattando sul 5-2, ma nel momento chiave è tornata a mostrare i difetti di un 2019 non così brillante come si era preannunciato. Al servizio per chiudere il set si è bloccata, perdendo la battuta a zero, e dopo aver mancato un set point sul 5-4 (in risposta) ha perso i successivi 14 punti. Un po’ merito della ex numero 1 del mondo, ma non è qualcosa di così inusuale in una giocatrice che ha talento, ha una mano molto delicata perché soprattutto di rovescio può giocare una palla piatta e una molto più raffinata, ma che se viene presa dai nervi e dalla tensione può spegnersi.

Halep, che nel finale di partita sembrava comunque scattare piuttosto bene, al secondo turno avrà il derby rumeno contro Mihaela Buzarnescu che si è imposta con un doppio 6-4 contro Jessica Pegula.

[3] Ka. Pliskova b. L. Zhu 6-2 7-6(4)

Reduce dal successo a Eastbourne, Karolina Pliskova è ora chiamata al test più impegnativo. Wimbledon non le ha mai riservato grandi soddisfazioni e soltanto lo scorso anno, per la prima volta, era riuscita ad arrivare alla seconda settimana, seppur fermata agli ottavi contro Kiki Bertens.

Il tennis che la ceca ha espresso per tutta la scorsa settimana è stato forse il migliore della sua stagione, e malgrado il difficile rientro in campo dopo neppure 48 ore ha saputo ben comportarsi in un primo turno sulla carta agevole ma che quasi rischiava di complicarsi.

Lin Zhu non è avversaria alla sua portata, eppure la cinese si è ben comportata nel secondo parziale dove è anche arrivata a due set point. Pliskova però si è sempre ben disimpegnata, e in un’ora e mezza ha fatto suo il primo round con il punteggio di 6-2 7-6(4). Al secondo turno avrà Monica Puig, per tutt’altra partita al di là del periodo abbastanza opaco della portoricana che però su questi prati, specialmente all’inizio, può anche raccogliere tanto grazie alle sue impressionanti accelerazioni come dimostrano per esempio gli ottavi (sfiorando i quarti) raggiunti nel 2013.

Puig che comunque ha avuto il suo per liberarsi di Anna Karolina Schmiedlova, sconfitta soltanto 6-7(4) 6-4 7-5 dopo due ore e mezza tiratissime e in cui aveva anche smarrito un doppio break di vantaggio nel set decisivo, ritrovandosi dal 4-1 al 4-5 e al servizio per non perdere la sfida. Inutile dire che la ceca parta favorita, ma potrebbe anche non rivelarsi così scontata.

V. Azarenka b. A. Cornet 6-4 6-4

Victoria Azarenka ha cominciato il suo torneo di Wimbledon con un bel 6-4 6-4 ai danni di Alizé Cornet. Per la bielorussa, mai veramente a suo agio su erba, serviva soprattutto entrare nel torneo e farlo nel verso giusto, soprattutto vista la giornata di grandi difficoltà per tante.

Lei ha avuto bisogno di chiedere tanto dal suo carattere, perché il primo set si era abbastanza complicato: era avanti 3-1, con palle break in ogni game di risposta, eppure Cornet ha trovato il modo per riemergere e salire lei sul 4-3. Il parziale si è deciso in volata, e l’ex numero 1 del mondo ha trovato il guizzo giusto per portarsi in un’ottima posizione dal punto di vista dell’inerzia. A quel punto l’incontro era dalla sua, o almeno era incanalato verso di lei ed è stata brava nel secondo parziale a non rischiare di complicarsi la vita. Anche perché il suo tabellone ora comincerà dannatamente a salire.

Ajla Tomljanovic è la prossima avversaria, che potrebbe eventualmente portarla a un terzo turno contro Simona Halep dove lei partirà, in caso, in svantaggio.

Diego Barbiani

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