Elina Svitolina meritava la prima semifinale Slam. Lo doveva a se stessa, alla sua dedizione, alla sua forza nel rialzarsi ogni volta da un momento difficile come quello avvenuto nell’ultimo periodo. Lo doveva a se stessa per togliersi dalle spalle una scimmia che le stava dando un fastidio enorme.
Tante le delusioni, anche recenti, di sconfitte clamorose (un 6-3 5-1 contro Simona Halep al Roland Garros di due anni fa) e di partite perse anche per problemi fisici. Perse 6-4 6-0 contro Elise Mertens all’Australian Open 2018, dove provò a giocare malgrado un forte dolore alle anche e infiltrazioni inefficaci.
Perse 6-4 6-1 contro Naomi Osaka quest anno, quando soffrì anche di dolori alla schiena che le impedirono di giocare in Fed Cup e fecero solo da apri pista a quello che fu il vero problema che ne ha rallentato il percorso: il ginocchio. Ed è ancora più sorprendente, se vogliamo, che a toccare il traguardo delle migliori 4 lo abbia fatto sulla sua superficie peggiore. Mai aveva raggiunto una semifinale in carriera su erba, e lo ha fatto a Wimbledon battendo quest oggi un’avversaria che è in continua crescita come Karolina Muchova, in una nuova partita che l’ucraina è riuscita a portare dalla sua prevalendo da un durissimo confronto alla fine del primo set.
7-5 6-4 il punteggio finale per la numero 8 del seeding, che ha subito tantissimo il gioco della ceca nella prima parte del primo set, ma ha sfruttato la prima incertezza per rifarsi sotto e agganciare il punteggio sul 5-5, lì dove si è giocato un game interminabile e che l’ha vista prevalere per un nuovo break, chiara conclusione del parziale che ha segnato più del previsto l’incontro. Reduce dalle tre ore e sedici di ieri, la ceca aveva bisogno di quel set per darsi una vera chance e malgrado sia partita avanti di un break anche nel secondo non aveva energie per tenere a distanza la sua avversaria, bravissima nel rifarsi sotto e volare sul 5-2 e servizio. Un po’ di tensione ha allungato la partita, dato modo a Muchova di ricucire fino al 5-4 30-30, ma negli ultimi due punti Svitolina ha fatto sua la partita.
Giovedì si giocherà il posto nella prima finale Slam (e sarebbe la prima per un’atleta ucraina, in singolare) contro Simona Halep. La rumena è riemersa dopo che anche lei aveva subito un inizio spettacolare da parte della sua avversaria. Shuai Zhang era salita 4-1, ha avuto 4 palle break per andare 5-1 ma non le ha sfruttate e in quel momento l’ex numero 1 del mondo ha saputo cambiare marcia, prendendosi il break, raggiungendo la parità e superando la cinese in un tie-break non bello, ma funzionale. Come per Svitolina, il primo parziale era fondamentale. Zhang non ha più tenuto e Halep ha dilagato chiudendo 7-6(4) 6-1.
Oltre a Elina, ci sarà un’altra debuttante in semifinale Slam: Barbora Strycova. La Repubblica Ceca, dunque, è riuscita a portare ancora una volta una rappresentante tra le migliori 4 di uno Slam e lo fa con la veterana, che in questo periodo sta anche meditando un eventuale ritiro almeno dalla carriera di singolare. Oggi, però, è stata bravissima a vincere una partita in stile Fed Cup, terreno naturale delle ceche e lì dove anche lei ha saputo mettersi in evidenza con vittorie di grande prestigio negli ultimi anni. 7-6(5) 6-1 il punteggio finale e anche qui, come nelle precedenti tre partite, chi ha poi vinto è stata la giocatrice che è rientrata da un 1-4 di ritardo. Konta è franata dopo un set in cui aveva approcciato molto bene, ma è mancato proprio il guizzo nel momento chiave: da 5-4 nel tie-break in suo favore a 7-5 Strycova, con l’unico minibreak arrivato proprio nel dodicesimo punto.
La ceca, che sta sfoggiando un ottimo livello e mettendo in mostra grande dote di serve&volley, ha poi dilagato nel secondo parziale chiudendo la sua giornata (in singolare) perfetta. Adesso, però, per lei ci sarà il carico da 90: Serena Williams.
Risultati
[11] S. Williams b. A. Riske 6-4 4-6 6-3
B. Strycova b. [19] J. Konta 7-6(5) 6-1
[8] E. Svitolina b. K. Muchova 7-5 6-4
[7] S. Halep b. S. Zhang 7-6(4) 6-1
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