“Senza dubbio è stata la partita più difficile della mia vita, fino ad ora però anche la più bella. Quinto set, prima volta ottavi slam e a Wimbledon. Schwartzman è un signor giocatore mi ha fatto sudare 14 camicie, ma sono veramente in estasi”. Quasi non ci crede Matteo Berrettini, di essere arrivato fin qui.
Il romano, 23 anni, vuole solo godersela, e non solo la vittoria in super rimonta contro l’argentino, che ha sprecato tre match point, ma soprattutto quello che succederà lunedì, quando incontrerà, sul Centrale, l’idolo di una vita, Roger Federer: “Ricordo le sue finali contro Roddick, contro Nadal, le vedevo in tv e tifavo per lui – dice Berrettini -. Dovrò gestire bene la pressione, iniziare nel migliore dei modi, ma mi piace l’idea di farmi travolgere dall’emozione di essere lì. Lui è il più forte di sempre, ma me la voglio giocare, sarò al 100 per cento ed entrerò in campo a testa alta”.
Matteo poi racconta un curioso aneddoto: “La cosa più bella che mi è capitata nelle ultime ore, fra i tanti messaggi ricevuti? La videochiamata con mia nonna, che tifa Federer, ma questa volta farà il tifo per me”, ha detto ridendo Berrettini.
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