È tutto pronto per il Manic Monday di Wimbledon, giornata che da un lato è clamorosa per tutti gli ottavi di finale in campo ma che si sta trasformando in un piccolo incubo perché gli incontri femminili verranno programmati a inizio giornata dovendo poi, le vincitrici, scendere in campo nei quarti di finale già al martedì.
In questa edizione dei Championships, però, lunedì prossimo ci sarà un programma veramente interessante perché tante big sono arrivate al quarto turno e negli incontri con meno appeal per il grande pubblico ci sono comunque grandi motivi di interesse.
Ashleigh Barty, per esempio, ha raggiunto il quarto turno dominando le sue prime tre partite. È all’esordio assoluto da numero 1 del mondo, ha vinto 6-4 6-2 contro Saisai Zheng, 6-1 6-3 contro Alison Van Uytvanck e ora 6-1 6-1 contro Harriet Dart. Oggi la vittoria più netta, in appena 52 minuti, e la solita grande sicurezza mostrata tra servizio e colpi di attacco. Se però l’avversaria di oggi non era di livello paragonabile, agli ottavi Ashleigh avrà tutt’altro impegno: non ci sarà Belinda Bencic, vera nota negativa della giornata, ma Alison Riske è ben diversa da un “abbinamento fortunato”.
La statunitense va fortissimo su erba, da sempre, e una seconda settimana ai Championships era probabilmente il passo più facile da immaginare. È arrivato soltanto nel 2019, e la cosa sa anche di ingiustizia, ma è un ottimo premio a una giocatrice che in questa parte di stagione ha sempre fatto tanto bene. Solo nel 2019 il ruolino di marcia conta 13 vittorie e una sola sconfitta. Due titoli (Ll’ITF da 100.000 dollari di Surbiton e il WTA International di s’Hertogenbosch) e il primo ottavo di finale a Wimbledon, raggiunto con un percorso eccezionale. L’esordio contro Donna Vekic l’ha vista vincere una delle partite più belle del torneo con anche la rimonta da 1-4 nel set decisivo e 86 vincenti tra le due. Al secondo l’ha spuntata 9-7 al terzo contro Ivana Jorovic e oggi, di nuovo in rimonta, si è imposta contro la numero 14 del seeding per 4-6 6-4 6-4.
Ha di che recriminare, Bencic, per aver mancato un 3-0 e 0-40 di vantaggio nel rocambolesco terzo set, ma ancora una volta la svizzera è stata penalizzata anche da un comportamento in campo oltre il limite del nervosismo. Spesso furiosa contro se stessa e quello che stava succedendo, è sembrata arrivare più scarica nelle fasi decisive di un parziale tiratissimo e dove la ragazza di Pittsburgh è emersa come vincitrice.
Appena sotto, si sta apparecchiando la tavola per Serena Williams. Come lo scorso anno contro Julia Goerges, la statunitense ha trovato contro la tedesca la miglior prestazione al servizio del suo torneo e, come sta avvenendo ormai da tanto tempo a questa parte, quello è il termometro migliore per valutare il suo rendimento. Rispetto alla media stagione c’era quasi un 20% di prime palle in campo che, con un servizio come il suo, vuole dire almeno metà della partita in tasca. I suoi fondamentali hanno fatto poi il resto, risultando il 6-3 6-4 conclusivo come la miglior prestazione stagionale. Proprio nel momento giusto, perché agli ottavi avrà vita facile (e ci sbilanciamo già) contro Carla Suarez Navarro.
Difficile voler male alla spagnola, che oggi si è molto ben comportata da giocatrice solida contro Lauren Davis, sconfitta 6-3 6-3, ma i precedenti sono chiarissimi: 6-0 per la statunitense, con “Carlita” che non ha mai vinto più di 3 game a set e subendo cinque 6-0, due dei quali negli ottavi dello US Open 2013.
Molto bene invece Petra Kvitova, che alla terza partita del suo torneo ha tirato fuori la prestazione migliore, superando 6-3 6-1 Magda Linette. L’avversaria era anche la più “facile” delle tre affrontate finora e dopo un buon set deciso soltanto da un break sul 2-1 per la ceca, la polacca è crollata nel rendimento. Ci vorrà ancora qualcosa in più dalla bi-campionessa di Wimbledon, ma con zero partite in due mesi rivederla agli ottavi di uno Slam è qualcosa di molto positivo anche per il morale. Il problema, semmai, è che adesso partirà sfavorita sia contro Sloane Stephens che contro Johanna Konta.
Nel quarto della ceca, a sorpresa, è uscita anche Kiki Bertens. Nonostante la finale in casa, a s’Hertogenbosch, e la semifinale a Eastbourne, l’olandese quest anno non ha mai veramente trovato il feeling giusto con Wimbledon, non riuscendo a difendere i quarti di finale dello scorso anno. Pesante il crollo nel secondo parziale contro Barbora Strycova, che si è aggiudicata un durissimo primo set per 7-5 per poi dilagare nel secondo e chiudere 7-5 6-1. È girato quasi tutto nel game sul 4-4 nel primo parziale, quando Bertens non ha concretizzato sei palle break e malgrado i due set point salvati sul 4-5 ha poi ceduto al dodicesimo game. Strycova, la quarta ceca agli ottavi, se la vedrà contro Elise Mertens che ha superato in una maratona Qiang Wang 6-2 6-7(9) 6-4.
Risultati odierni
[1] A. Barty b. [WC] H. Dart 6-1 6-1
A. Riske b. [14] B. Bencic 4-6 6-4 6-4
[11] S. Williams b. [18] J. Goerges 6-3 6-4
[29] C. Suarez Navarro b. [LL] L. Davis 6-3 6-3
B. Strycova b. [4] K. Bertens 7-5 6-1
[21] E. Mertens b. [15] Q. Wang 6-2 6-7(9) 6-4
[9] S. Stephens vs [19] J. Konta
[5] P. Kvitova b. M. Linette 6-3 6-1
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