Potrebbe essere il sogno impossibile. Vincere in finale annullando match point? Bello, bellissimo. Vincere annullando tre match point? Straordinario. Vincere annullando tre match point e rientrare da un set e break di svantaggio? Eccoci al punto di partenza.
Sofia Kenin, statunitense classe 1998, ha messo le mani sul suo secondo titolo WTA nel 2019 dopo Hobart grazie alla grandissima rimonta contro Belinda Bencic quando ormai la svizzera sembrava certa di aver messo le mani sul suo secondo alloro in stagione.
Una finale tiratissima, a Maiorca, chiusasi 6-7(2) 7-6(5) 6-4 in due ore e quarantadue minuti, con capovolgimenti fin dal suo inizio. Bencic, salita subito sul 3-0 e con chance di 4-0, veniva rimontata fino al 4-3 e servizio per la sua avversaria, ma il parziale si decideva comunque in volata. Dopo le montagne russe iniziali, il match è stato molto lineare. La svizzera prendeva il comando del match con un importante 7-2 nel tie-break e pur servendo per seconda non era chiamata a situazioni complicate nel set successivo se non sul 3-4 quando ha trovato la chiusura in proprio favore solo alla terza chance, dopo essersi fatta rimontare un 40-15 di vantaggio. Il break a zero nel turno successivo, però, sembrava indirizzare la partita dalla sua.
Kenin è una ragazza che ha un carattere per nulla banale. Difficile rimanere impassibili a una sua partita e anche quando ha affrontato Serena Williams, al Roland Garros, aveva dato di segno di essere una che oltre a una discreta lettura di gioco ha anche tanta cattiveria agonistica da non guardare in faccia a nessuno. Come a dire: rispetto sì, ma dimostrato nella maniera più viva possibile. Quel giorno, a Parigi, venne anche fischiata per aver controllato e contestato un segno lasciato dalla palla di Serena. Lei, 21 anni a novembre, in conferenza stampa disse: “Non mi importa, che mi fischino pure. Mi hanno solo dato più spinta a giocare bene e a dimostrare che ero più forte anche di loro”.
In risposta, Kenin non ha mollato un solo punto. A tre volte a un punto dalla sconfitta è riemersa e ha trovato il 5-5, forzando il tie-break e vincendo un gran parziale per 7-5, al quarto set point. Nel parziale decisivo invece ha sempre rincorso, ma non ha mai concesso nulla. È andato via tutto molto velocemente e sul 4-4 ha trovato il varco per il break all’unica vera occasione avuta. Al servizio per il match non ha tremato, e al primo match point ha messo la firma su una grandissima vittoria. Si è parlato tanto in questo torneo di Angelique Kerber, Maria Sharapova e Victoria Azarenka. Si è parlato di Bencic, di Amanda Anisimova, e non si è mai detto nulla di Kenin, un’altra ragazzina che sta crescendo in maniera considerevole, seppur ancora più nell’ombra. Alla fine, come a Parigi, ha avuto ragione lei. E intanto i titoli in stagione (e in carriera) diventano due.
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