Meno due. Mancano due partite, due vittorie. Ashleigh Barty è nella fase più delicata del suo torneo, a Birmingham, e c’è arrivata con tre partite impeccabili perché non è mai veramente andata in difficoltà sia nel difficile esordio da neo-campionessa Slam contro Donna Vekic, che in questo 2019 sta avendo grande costanza ed è tutt’ora in top-15 nella Race, sia oggi in un match fattibile ma con un’avversaria per cui bisogna sempre portare grande rispetto come Venus Williams.
Impressionante, fin qui, la facilità non tanto con cui ha chiuso le partite ma come le ha gestite mentalmente. Non sembra affatto sia in corsa per il numero 1 del mondo, non sembra affatto lei che ha subito due settimane fa uno dei momenti più travolgenti della sua carriera. È la stessa “Ash” di prima, rilassata, decisa, conscia delle proprie capacità. 6-3 6-4 al primo turno, 6-3 6-1 al secondo, 6-4 6-3 oggi contro Venus Williams.
La statunitense, che pochi giorni fa ha compiuto 39 anni, è stata anche l’unica ad averle realmente creato qualche grattacapo. Non più di tanto, in ogni caso, perché una volta salita sul 4-1 si è vista risucchiata immediatamente dall’australiana che ha infilato cinque game consecutivi per vincere il set, più altri tre all’inizio del secondo per allungare sul 3-1. Non c’è stata mai l’occasione per la sua avversaria per provare a rientrare, e anzi quando era al servizio sul 3-5 non è riuscita ad arrivare al cambio campo e a provare a far venire qualche dubbio alla sua avversaria, che ha chiuso al secondo match point con un errore di dritto della ex numero 1 del mondo.
In semifinale avrà di fronte Barbora Strycova, che su questi campi ha giocato la finale nel 2016 e su erba ha buone carte da giocare, ma dovrà veramente superarsi. Nel frattempo, la ceca ha vinto il derby contro Kristyna Pliskova battendola 6-2 6-4. Nell’altra partita giocata, Petra Martic conquista la prima semifinale in carriera su erba battendo Alona Ostapenko 6-7(4) 7-5 6-1 con la lettone che ha dato segnali di risveglio anche oggi malgrado una giornata pessima al servizio (addirittura 20 i doppi falli totali) ma ha mancato 5 match point, tutti in risposta, avuti sul 5-4 nel secondo set e da lì è crollata mentalmente. Faceva e disfava, con due set condotti per 4-0 e uno vinto sul filo di lana e l’altro perso dopo quelle grandi chance mancate. Non sarà testa di serie a Wimbledon, ma questi punti raccolti dovrebbero aiutarla a rimanere nelle 100 anche con un’eventuale uscita nei primissimi turni, lei che difende una semifinale e ha vissuto 12 mesi pessimi tra problemi al polso che hanno causato soprattutto un ritardo di mesi nei confronti delle colleghe con la seconda off season di fila saltata non per sua volontà e la scarsa condizione fisica che l’ha accompagnata per gran parte del 2019.
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