Sta crescendo, Simona Halep, e dopo i primi turni dove ha subito anche un problema di salute che l’ha portata a faticare contro Ajla Tomljanovic e Magda Linette ha messo in campo la seconda ottima prestazione consecutiva per spazzar via dal Philippe Chatrier l’ancora impreparata Iga Swiatek.
La numero 3 del seeding, che aveva rivelato dopo le fatiche contro Linette di aver avuto lo stesso problema che ha spinto al ritiro Kiki Bertens, ma manifestatosi in maniera meno potente, sta conducendo la campagna di difesa del suo titolo ora con ottime sensazioni. Le ultime due sfide, contro Lesia Tsurenko e soprattutto contro la neo-diciottenne Swiatek, ne hanno esaltato il livello e la tranquillità che ha messo in mostra.
Da un lato oggi era semplice, per lei, pensare di concludere da vincitice, ma allo stesso tempo è sempre stata letale, non calando mai in intensità e giocando da chi è in campo per riprendersi il titolo. Swiatek, per quanto sembrasse inizialmente avvertire l’emozione del momento, non aveva armi per contrastarla. Halep gestiva ritmo e scambi a suo piacere, lavorando l’avversaria con dei colpi in contropiede e portandola fino a non avere più punti di riferimento in campo. Sarebbe stato un 6-0 6-0 se non fosse che al servizio per il primo set la rumena ha subito alcuni ottimi punti della polacca tra cui una combinazione smorzata e pallonetto vincente.
Come detto, l’emozione avrà forse giocato un ruolo determinante nei primi game quando strappava troppo, ma poi Halep ha messo in campo un ottimo livello di gioco, quasi a mostrare a Iga che se vorrà arrivare al top, quello è il livello che dovrà attendersi. Serviva una partita così, probabilmente, per dare l’idea a Swiatek di quello che dovrà essere il limite. Poco da recriminare per lei, per un 6-1 6-0 subito in 45 minuti che a conti fatti non rovina nulla di un torneo comunque sopra le righe, da cui esce con il sorriso e qualche autografo firmato, con dei “thank you” a chi le faceva i complimenti.
Di tutt’altro livello l’impegno che ha visto invece Amanda Anisimova travolgere la qualificata Aliona Bolsova Zadoinov, la spagnola di origine moldava che ha battuto Vera Zvonareva, Sorana Cirstea (che ha poi rivelato ai media rumeni di avere uno strappo al muscolo addominale) e infine Ekaterina Alexandrova. Eppure, nel momento cruciale, ha trovato una giornata molto negativa dove non ha mai avuto alcuna chance, andando sotto pressione e crollando nel sesto game di battuta del primo set e da lì riuscendo a vincere soltanto un game. Anisimova è sembrata rendere tutto quanto normale, dopo gli ottavi di finale a Melbourne, e vederla tra le migliori 8 al Roland Garros sembra quasi la più normale delle conseguenze. Quel dritto e quel rovescio sembrano aver già trovato la loro alchimia su questa superficie, anche se ora avrà di fronte a se la più complicata avversaria possibile.
Sarà un gran bel test, come lo è stato per Swiatek. Questi match, per queste ragazzine, devono arrivare in un normale processo di crescita. E loro sembrano così impazienti che sono già qui tra noi.
Risultati odierni
[14] M. Keys b. K. Siniakova 6-2 6-4
[8] A. Barty b. S. Kenin 6-3 3-6 6-0
[3] S. Halep b. I. Swiatek 6-1 6-0
A. Anisimova b. [Q] A. Bolsova 6-3 6-0
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