M. Vondrousova b. [31] P. Martic 7-6(1) 7-5
Quello che era facilmente immaginabile come il quarto di finale più bello del tabellone femminile non ha minimamente deluso le aspettative. E lo diciamo adesso, con due partite ancora da giocare, perché nella sfida tra le due vere sorprese del torneo la qualità di gioco è stata spesso alta, a tratti altissima, e nelle fasi finali del secondo set c’è stato tutto quello che ci si poteva attendere da due ragazze dalle storie diverse, dalle carriere diverse, ma che per un motivo o per un altro si stavano giocando tantissimo.
Marketa Vondrousova, alla fine, ce l’ha fatta e a meno di un mese dal ventesimo compleanno ha raggiunto per la prima volta la semifinale in un Major, e senza perdere un set. Sono 26 vittorie, con oggi, su 31 partite giocate da fine febbraio in una serie ultra positiva di risultati che la sta spingendo sempre più in alto nel ranking WTA. Due giorni fa celebravamo l’ingresso in top-30, adesso siamo vicinissimi a dire che sarà top-20 (lo diventerà se Amanda Anisimova non raggiungerà la finale).
La ragazza di Sokolov, in Repubblica Ceca, sta costruendo un Roland Garros capolavoro e oggi per battere la miglior Petra Martic mai vista fin qui ha dovuto esaltarsi e poi resistere, sottoposta continuamente a uno sforzo mentale, più che fisico, dove alla fine ne è uscita vincitrice. Lei e Martic si stavano sfidando su piani che sono molto inusuali rispetto alle altre partite di tennis femminile perché non è più la normalità vedere ragazze darsi battaglia in scambi continui e incessanti fatti soltanto di slice di rovescio, discese a rete, palle corte e lob (soprattutto della ceca) calibrati al millimetro.
I primi 5 game, da soli, valevano tre volte la qualità del primo match femminile di giornata. Vondrousova, però, pur avendo preso il break per il 3-2 e servizio non è riuscita a concretizzarlo e l’ottima reazione della sua avversaria l’ha portata sotto 3-5. Petra stava colpendo righe su righe anche in fase di palleggio, ma al momento di servire per il set ha subito i vincenti della sua avversaria ed è stata costretta a cedere la battuta. Sul 6-5 per lei, e 0-40 con Vondrousova al servizio, il primo grande momento dell’incontro. Marketa, indietro 3 set point, è diventata implacabile e una macchina di vincenti da rendere Martic un pugile che aveva subito pugni a ripetizione. Da quel momento e nei successivi 28 punti, la ceca ne vincerà 25 salendo 7-6(1) 3-0 e 0-15 in risposta.
Straordinaria soprattutto la maniera in cui ha recuperato e vinto il set d’apertura, con tre vincenti di rovescio di cui l’ultimo giocato indietreggiando e in contropiede, anomalo e a uscire, di difficoltà mille. Ace per cancellare l’ultimo set point, smorzata vincente sul 40-40, altri vincenti nel tie-break per salire subito 5-1 e ipotecare il set.
La croata ha pagato duramente quel momento cedendo i primi game del secondo set, ma poi ha cominciato a sciogliersi e a spingere soprattutto sul lato del rovescio avversario. Sbagliava un po’ troppo, inevitabile dopo tutto quello che era accaduto, ma stava ricominciando a giocare e a creare problemi. Aveva ripreso il break di ritardo, lo ha ceduto complice uno smash sparato in corridoio su un pallonetto per nulla semplice della ceca, e dopo aver salvato un primo match point sul 2-5 si è rifatta sotto approfittato della tensione che ha preso l’avversaria quando doveva servire per il match. Sul 5-3 Vondrousova aveva cominciato abbastanza bene salendo 30-15, ma la velocità al servizio era calata tanto e aveva smesso di guidare il gioco, limitandosi soltanto a buttarla di là. Martic ha preso coraggio anche perché sul secondo match point Vondrousova si è giocata un brutto doppio fallo. Da lì il dritto della croata è salito in cattedra e a forza di crearsi la chance alla fine l’ha presa impattando sul 5-5.
Match tiratissimo, pubblico sugli spalti molto numeroso e molto coinvolto. Lo meritavano entrambe, avrebbero probabilmente meritato entrambe di arrivare in semifinale ed è un peccato perché il torneo perde tantissimo con l’eliminazione di una grande giocatrice quale è stata la Martic di questa stagione su terra. L’atmosfera era da finale e negli ultimi game Petra ha probabilmente perso l’occasione di dare l’attacco definitivo all’avversaria concedendo qualcosa di troppo sul 5-5 e poi costretta a non sbagliare sul 5-6. Sul 30-30 Vondrousova ha trovato un terzo set point, ancora splendidamente salvato dall’avversaria che però sul quarto non ha potuto far nulla dopo aver giocato una smorzata non perfetta ed essersi trovata costretta a un lob difensivo senza grande margine e terminato appena lungo.
Vondrousova, incredula, si è inginocchiata. Giovedì sarà di nuovo in campo, contro Johanna Konta, nel tentativo di diventare la prima teenager a raggiungere una finale Slam da Caroline Wozniacki allo US Open 2009.
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