A otto giorni dal ritiro dal Roland Garros, ci sono i primi aggiornamenti sulle condizioni di Petra Kvitova.
Il sito ceco sport.blesk.cz ha pubblicato un articolo dove ha riportato alcune dichiarazioni sia della bi-campionessa Slam che dei dottori che la stanno seguendo: Pavel Kolar e Radek Kerble, quest ultimo fianco a fianco della giocatrice fin dal momento in cui le ricostruì la mano sinistra nel terribile agguato in casa del 2016.
Kvitova era in visita all’ospedale Motol di Praga in una giornata che ne celebrava l’apertura di un settore riservato ai bambini, e ha confermato la prima diagnosi. Il muscolo dell’avambraccio sinistro ha subito uno strappo e, a quanto riferiscono i medici, non si tratta di un problema di piccola entità. Per questo motivo, malgrado siamo ormai a più di una settimana dal momento del forfait e i tempi inizialmente previsti si riconducevano a due, tre settimane, al momento nessuno vuole davvero sbilanciarsi su quando avverrà il rientro in campo.
È fin troppo facile farsi già qualche domanda su una eventuale di una presenza di Petra a Wimbledon, lì dove vinse due volte tra 2011 e 2014 e dove forse ha nelle corde la migliore chance di fare un ottimo risultato. La ceca però ha dichiarato: “Vediamo, non posso dire altro. Le possibilità ci sono, sia che riesca ad andare sia che non riesca a farlo. Non so ancora però quanto tempo ci voglia”. Kolar è sulla stessa linea di pensiero, confermando i dubbi: “L’infortunio è abbastanza unico nel suo genere. È difficile trovarci a che fare con un problema simile. Gli strappi più frequenti sono nelle cosce, o nelle spalle, qui invece è nel muscolo del braccio. Non abbiamo molta esperienza a riguardo, normalmente per un infortunio di questo genere i tempi di riposo si aggirano sulle 5-6 settimane”.
La prossima notifica della situazione dovrebbe arrivare entro una decina di giorni visto che Kvitova è iscritta per giocare a Birmingham, lì dove è bi-campionessa in carica. Kolar ha continuato: “Vediamo, dobbiamo anzitutto capire come procede. Nella vita normale questo periodo potrebbe essere sufficiente, ma nella vita di un tennista non possiamo permetterci il minimo passo falso e dobbiamo garantirci che il problema non possa ripresentarsi”. Kvitova stessa non vuol forzare i tempi: “Si tratta del braccio dominante, quello con cui impugno la racchetta. Vediamo cosa succederà…”. In questa riabilitazione Petra sta facendo uso di magneti, elettroterapia e per la prima volta sta sfruttando la criocamera: “Non è piacevole andare a -100 gradi, ma se mi può aiutare ben venga. A una settimana dal ritiro posso dire che sta migliorando: in alcuni momenti mi fa molto male, mentre in altri poco o nulla. E poi ho ripreso a lavarmi i denti con la sinistra”. Nel frattempo, Kvitova si sta rilassando assieme ai due nipotini dedicandosi al ruolo di zia, in attesa di capire quando potrà esserci il rientro in campo.
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