Se ad Halle il nostro Berrettini si prepara ad un’esame di laurea, speriamo contro il migliore dei professori, a pochi passi da Wimbledon un campione è ormai pronto. A questo punto neanche la giovane età può essere usata per defilarsi, perché Felix Auger-Aliassime, FAA perché è un incubo scriverlo sempre per intero, ha praticamente completato il suo percorso di maturazione. Certo, manca ancora il grandissimo nome, ma Tsitsipas è pur sempre il numero 6 del ranking, seppur dolorante, e questa vittoria arriva dopo quelle su Dimitrov e Kyrgios che per quanto preda dai chiari di luna possono destabilizzare chiunque. Quasi chiunque, non FAA, evidentemente, che oggi ha salvato due palle break nel terzo game – l’inizio partita è qualcosa su cui sarà il caso di porre maggiore attenzione – e poi è filato come un treno, vincendo il primo set nell’ultima occasione utile prima del tiebreak, e poi fiaccando la resistenza dell’altro ragazzo, quello che forse non è tanto più avanti, e che ha ceduto anche, pare, per via di un problema alla spalla.
FAA domani troverà non Milos Raonic ma un altro docente da erba, Feliciano Lopez, che ha risposto a qualche insinuazione di questi giorni, arrivando fino alla semifinale di un “500”, cosa che non gli riusciva esattamente da due anni, ovviamente anche quella volta al torneo della regina. Contro Raonic è stata una battaglia tipica da erba, con i servizi a farla da padrone, rendendo una piccola disattenzione un momento decisivo, sia che arrivi al decimo game del primo set, sia che arrivi al primo del secondo set. La chiusura al tiebreak era sin troppo scontata anche se poi il gioco decisivo si è chiusa in maniera insolita con due minibreak nel momento finale, uno di Raonic ad annullare il primo match point, l’altro di Lopez a chiudere il match. Due anni fa Feliciano trovò Dimitrov e se la cavò alla distanza, quest’anno sembra più complicata.
L’altra semifinale la giocheranno Daniil Medvedev, che si è misteriosamente trovato di fronte Diego Schwartzman, capace di vincere due dei suoi tre incontri in carriera sull’erba, in 24 ore. Partita sin troppo semplice per il russo, che ha lasciato appena quattro game all’argentino. Decisamente diverso l’andamento del derby francese, col povero Mahut che continua ad essere uno specialista della sconfitta in incontri drammatici, stavolta al tiebreak del terzo anche se c’è da dire che si era cavato dalla buca numerose volte, visto che Simon era persino andato a servire per il match. Ma questo torneo sarà ricordato per altro, vedrete.
Quarti di finale
[8] F. Auger-Aliassime b. [1]S. Tsitsipas 7-5 6-2
[WC] F. Lopez b. [6] M. Raonic 4-6 6-4 7-6(5)
[4] D. Medvedev b. D. Schwartzman 6-2 6-2
G. Simon b. [Q] N. Mahut 7-6(5) 5-7 7-6(3)
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