Alla fine le speranze si sono trasformate in realtà: Andy Murray tornerà a giocare a quattro mesi dall’operazione. Lo scozzese parteciperà infatti all’ATP 500 del Queen’s, in programma dal 17 al 23 giugno, nel torneo di doppio in coppia con Feliciano Lopez.
Lo ricordiamo tutti in lacrime, Andy, alla vigilia degli Australian Open, mentre annuncia che con tutta probabilità quello sarebbe stato il suo ultimo torneo in carriera. Poco dopo è arrivato l’inevitabile intervento chirurgico per riparare l’anca malandata. Lo scopo primario era quello di eliminare quel dolore persistente che non gli permetteva nemmeno di piegarsi per mettersi i calzini. A tornare a giocare non ci pensava nemmeno. La salvifica operazione ha però avuto risvolti che sono andati oltre le più rosee previsioni, ridandogli pian piano sempre più fiducia e speranza di poter davvero riprendere in mano la racchetta.
“Sono molto più felice ora, da quando ho avuto l’operazione, di quanto non sia stato negli ultimi 12 mesi. Non ho più dolore all’anca e la riabilitazione è lenta ma sta andando piuttosto bene. Devo solo aspettare e vedere come procedono le cose. Se sarà possibile, mi piacerebbe competere di nuovo” aveva dichiarato ad inizio marzo. Poi eccolo lì, a poco più di due mesi, impegnato in qualche palleggio. Sembrava per scherzo, per diletto. Invece Sir Murray (che nel frattempo ha ricevuto anche l’investitura ufficiale a Buckingham Palace) faceva sul serio. Ora che è ufficiale possiamo dirlo: bentornato Andy su questi prati.
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