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WTA Strasburgo: Yastremska cala il tris. Battuta in finale Garcia salvando match point

[6] D. Yastremska b. [4] C. Garcia 6-4 5-7 7-6(3)

E sono tre. Tre titoli su altrettante finali giocate, con la carta d’identità che segna alla voce “data di nascita” 15 maggio 2000. Tutti arrivati negli ultimi 6 mesi effettivi di gare, 12 tornei e una media di un titolo (International) ogni quattro giocati.

Dayana Yastremska ha fatto suo anche il torneo di Strasburgo, classico apripista in vista del Roland Garros, con una maratona che quasi ha raggiunto le tre ore di gioco per battere Caroline Garcia. Una finale tiratissima, come del resto sembra diventata ormai una piacevole tradizione in questa località francese: due ore e quarantacinque minuti il tempo impiegato da Samantha Stosur per battere Daria Gavrilova nel 2017, addirittura tre ore e trentacinque impiegate da Anastasia Pavlyuchenkova per superare Dominika Cibulkova lo scorso anno.

6-4 5-7 7-6(3) il punteggio odierno che ha dato alla giovanissima ucraina il terzo titolo in carriera, il primo su terra battuta, mettendo in campo tantissimo bel gioco, lo stesso che l’aveva portata a dominare tutte le partite precedenti. Sarebbe stato lo stesso copione anche oggi, visto che dopo un’ora e mezza circa di gioco ha servito per il match sul 5-4 nel secondo parziale.

Non era stato, il sevizio, un vero fattore. Ieri contro Aryna Sabalenka era piaciuta molto di più su quel particolare, ma oggi oltre ai 10 doppi falli c’è stata una grande altalena nel primo set dove a incidere veramente è stata la risposta dell’ucraina che ha spezzato la serie di break e controbreak prendendosi il parziale al decimo gioco. E per la prima volta, forse, Yastremska è uscita dalla sua bolla quando è andata a sedersi dopo aver mancato i due match point (in risposta) sul 5-3 nella seconda frazione. Un minuto e mezzo per pensarci, disunirsi, e subire il rientro di Garcia che ha infilato una serie di 4 game consecutivi per prendersi il parziale. Quando poi la beniamina del pubblico rientrava sul 2-2 cancellando un nuovo break di vantaggio, c’era concretamente la chance di allungare e dare una prima spallata all’inerzia di una partita che continuava invece a vivere di grande equilibrio.

L’aggressività di Dayana invece ha pagato, con un gioco da fondo formidabile che le ha subito dato la chance di restare agganciata al punteggio e rimanere viva anche quando sul 5-4 Garcia la francese ha avuto il suo match point. Nelle fasi finali, Yastremska è riuscita ancora una volta a risultare la migliore. Una piccola chance non sfruttata sul 5-5 è stata immediatamente cancellata da un ottimo game al servizio per il tie-break decisivo, lì dove con un gran dritto carico in incrociato si è presa il minibreak del 3-2 e malgrado non riuscisse a trovare la prima di servizio ha avuto tanto coraggio nello spingere la seconda e trovare l’allungo decisivo del 5-2. Bella, infine, la scena delle due abbracciate sul palco durante la premiazione con Caroline che ha lasciato andare una frustrazione già vista in settimana contro Marta Kostyuk, ma enfatizzata dalla delusione di una finale persa proprio al fotofinish e in casa, in un momento della stagione dove non tutto sta girando per il meglio. Yastremska, col microfono in mano, ha mostrato nelle sue parole molto carine tutto quel suo essere ancora una teenager: “Non so cosa dire, non capisco nulla di francese ma sentendo le tue parole mi sono commossa anche io. Sei grande, per me sei sempre stata un tennista che ho ammirato”.

Diego Barbiani

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Diego Barbiani

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