[4] Ka. Pliskova b. [WC] V. Azarenka 6-7(5) 6-2 6-2
Saltato un big match di giornata a causa del ritiro di Naomi Osaka, il pubblico a Roma ha comunque potuto vedere oltre due ore dell’altra sfida che veniva indicata con un circoletto rosso (caro Rino, ti pensiamo sempre): Karolina Pliskova contro Victoria Azarenka.
La ceca ha prevalso, forse in maniera più complicata di quello che sembrava suggerire la prima fase di gara, ma ha mostrato come a differenza di tante sia piuttosto normale per lei trovarsi nei panni di chi deve giocare un terzo set. Lo dicono principalmente i numeri che la vedono, dopo 32 partite giocate nel 2019, già a quota 20 set decisivi di cui 14 quelli vinti.
Così il 6-7(5) 6-2 6-2 odierno ha vendicato la sconfitta subita contro la bielorussa a Stoccarda, poche settimane fa, l’unica volta in stagione in cui è uscita al match d’esordio in un torneo. Fu anche quella una partita decisa nelle fasi cruciali del terzo parziale, ma quello era anche il momento dove Pliskova giocava per riprendere il ritmo dopo un brutto virus che l’aveva costretta a letto per due settimane. Oggi, dopo una settimana di allenamento a pieno regime, è tornata a essere superiore come tranquillità, energia, e controllo generale del gioco grazie anche al servizio, arma che aveva stentato per un set e poco più ma che poi è cresciuta in maniera molto importante.
Una vittoria importante, per Karolina, perché a un certo punto sembrava essere abbastanza passiva e vittima di un’avversaria non perfetta, con un calo sostanziale nel livello del proprio gioco, ma che aveva con se la solita grinta e aveva le idee chiare nel capire come rientrare più volte da situazioni di svantaggio. Prima indietro 1-4, poi 3-5, Pliskova non ha mai avuto un vero apporto dal proprio servizio mentre Azarenka aggrediva cercando profondità e spostando la ceca per colpire un vincente. Nel tie-break, la bielorussa vinceva un gran punto sul 5-5 con un rovescio lungolinea in cui ha lavorato tantissimo di polso per tenerlo in campo e chiudere con la soluzione successiva. Sotto pressione, la ceca ha commesso doppio fallo regalando il parziale.
Qui però sono tornati i problemi principali della bi-campionessa Slam. In questo tentativo di rientro, non ha ancora trovato il modo di mantenere un livello medio abbastanza alto più di 2-3 partite. Ieri ha beneficiato del ritiro di Garbine Muguruza quando comunque aveva disputato un ottimo set e mezzo. Oggi, dopo un set d’apertura vinto soprattutto con grande tenacia, ha subito perso ritmo al servizio cedendo il game d’apertura. Karolina si è a poco a poco calmata, cominciando a sostituire i doppi falli con gli ace e a non dare più alcuna chance all’avversaria che sul 2-4 regalava un nuovo break.
A inizio del set decisivo quella sensazione di progressiva stanchezza fisica si è fatta sempre più evidente. Azarenka aveva gambe pesanti, resisteva nel primo turno di battuta ma dal secondo in poi era in continua sofferenza. Pliskova, molto più fresca, ha trovato sull’1-1 un ottimo inizio di game in risposta: dopo il doppio fallo ha sorpreso l’avversaria con una risposta di rovescio vincente. Azarenka, senza neppure cominciare a scambiare, era già dietro 0-30. Fatto il break, da lì in poi Karolina è andata avanti tranquilla, raccogliendo sul 4-2 un nuovo break e chiudendo la partita con l’undicesimo ace. Ce n’erano stati solo 2 al termine del primo set, con 4 dopp falli. Quanti sono stati i doppi falli finali? 4.
Adesso, per lei, in semifinale ci sarà Maria Sakkari che ha rimontato Kristina Mladenovic dopo un primo set perso 7-5 e in cui era stata avanti 3-0 e poi 5-3, senza però arrivare al set point. Nel secondo set la francese è salita 2-1 con il servizio a disposizione, poi 40-0 in quel quarto game prima di perdere 5 punti consecutivi e subire il controbreak. Sakkari, da lì, ha cominciato ad alzare il proprio livello migliorando la propria solidità da fondo campo e facendosi molto più propositiva. Vinto il secondo parziale 6-3 ha poi dilagato nel terzo chiudendo con un netto 5-7 6-3 6-0.
Altri incontri
Detto della nuova semifinale raggiunta su terra da Kiki Bertens, la dodicesima negli ultimi 23 tornei sulla terra battuta, a contendere un posto in finale all’olandese sarà Johanna Konta che ha raccolto una vittoria molto più difficile del previsto contro Marketa Vondrousova malgrado la ceca fosse senza più energie dalle quasi 5 ore spese in campo ieri.
6-3 3-6 6-1 il punteggio finale maturato in quasi due ore di gioco con un match che sembrava fin dall’inizio incanalato molto facilmente nella direzione della numero 44 del mondo ma che a metà del secondo set si è sorprendentemente fatto molto equilibrato. O meglio, stava improvvisamente girando dalla parte della ceca che ha avuto modo anche oggi di mettere in parto parte del suo talento nella serie di game vinta nella seconda metà del set. Gran parte degli 11 vincenti di quella frazione sono giunti lì, accelerando di dritto e mandando fuori fase la sua avversaria.
Konta, che era uscita nettamente dalla sua fase di comfort e cominciava a sbagliare più del dovuto, ha dovuto anche salvare una chance di break in favore di Vondrousova a inizio del set decisivo. Vinto quel game, ha alzato i giri del proprio rovescio andando quasi subito sullo 0-40 in risposta. Fatto il break si è tranquillizzata ed è tornata a servire e a incidere come nel primo set, raccogliendo una vittoria a conti fatti mai veramente in discussione ma decisamente più difficile del previsto.
Risultati odierni
[6] K. Bertens b. [1] N. Osaka walkover
J. Konta b. M. Vondrousova 6-3 3-6 6-1
[4] Ka. Pliskova b. [WC] V. Azarenka 6-7(5) 6-2 6-2
[Q] M. Sakkari b. [Q] K. Mladenovic 5-7 6-3 6-0
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