L’annuncio arriva su Twitter dall’account WTA Entry List Update, che ha sempre anticipato comunicazioni divenute poi ufficiale col passare delle ore, o dei giorni. Maria Sharapova non sarà a Parigi, chiudendo la sua stagione su terra battuta senza neppure una partita disputata.
I motivi ormai sono ben noti, con un recupero dall’intervento alla spalla che sembra ora allungarsi ben oltre il periodo di tempo inizialmente previsto. L’ex numero 1 del mondo era tornata in campo a colpire qualche palla da tennis verso la metà di aprile, poi ancora si faceva vedere di tanto in tanto in campo nell’ultimo periodo, ma evidentemente il livello non c’è.
È una notizia pesante, sebbene divenuta abbastanza certa col passare dei giorni e dei forfait. Non mettendo piede in campo da inizio febbraio, dopo un primo mese di 2019 vissuto tra problemi fisici, era assai improbabile che decidesse di scendere in campo in un Major. È assai raro, da parte di giocatori e giocatrici, presentarsi al via di uno Slam molto dispendioso dal punto di vista fisico come Parigi, e che chiede tanto per 2 settimane.
Sharapova, dunque, uscirà dalla top-50 e dovrà vedere cosa succederà per capire se riuscirà a mantenere la top-100. Viene da pensare sia così, ipotizzando una posizione tra la 90 e la 95, ma forse non è neanche il problema più grande che affligge la russa in questo momento. Continua questa condizione fisica ormai ben oltre la soglia di preoccupazione e crescono sempre più i dubbi sulle chance effettive non sono di rivederla ad alto livello (fatto che ormai tendiamo a escludere nella speranza, come sempre in questi casi, di essere smentiti) ma anche solo di rivederla in campo. Vorrà, Sharapova, tentare l’ennesimo rientro? A parole sembra quantomai intenzionata perché nel suo messaggio per comunicare ai propri tifosi la scelta di dover rinunciare a Parigi ha annunciato che piano piano sta cercando di rinforzare la spalla per poter aumentare i carichi di lavoro, dando appuntamento col Roland Garros al prossimo anno. Una carriera che al di là della sospensione per doping nel 2016 l’ha vista vittima costante di infortuni spesso gravi, capaci suo malgrado di toglierle anche 6, 8 mesi di attività agonistica.
Il fisico sembra arrivato alla fine della sua corsa, nel senso di resistere ai ritmi di una vita da sportiva di alti livelli, eppure Sharapova non vuole gettare la spugna e questo è figlio del suo carattere indomito, sempre, anche nei momenti più duri. E questo è veramente tosto.
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