A. Potapova b. [5] A. Kerber 6-4 6-2
Ci ha provato, Angelique Kerber, perché la posta in palio per lei era troppo grande. L’obiettivo del Career Grand Slam era molto allettante, soprattutto in una fase dove nel tabellone femminile possiamo individuare tante favorite.
Lei, mai completamente a suo agio a Parigi e dove solo lo scorso anno aveva raccolto un quarto di finale, è arrivata al Bois de Boulogne con, citando le sue stesse parole qualche settimana fa, “la peggior preparazione alla terra battuta della sua carriera”. E non è stata neppure aiutata dal sorteggio, perché era stata inserita in una zona di tabellone dove era quasi impossibile per lei, nello stato attuale, arrivare oltre il terzo turno.
Alla fine, l’ostacolo rappresentato da Anastasia Potapova si è rivelato troppo grande in questo momento perché la russa ha chiuso 6-4 6-2 una partita che poteva filare molto più liscia non fosse per qualche alto e basso lungo il cammino. Stentava, la diciottenne numero 81 del mondo, a confermare una chiara corsa di testa nella prima frazione. Aveva maggiore intensità, maggiore spinta, aveva praticamente sempre il comando del gioco grazie a una chiara idea di gioco che oltre all’aggressività la vedeva cercare poco gli angoli del campo nell’impostare il punto.
È vero che Kerber si muoveva non benissimo, ma la sua pericolosità probabilmente aumenta quando le viene dato l’angolo dove colpire. Potapova ha un rovescio già di altissimo livello, che visto dal vivo rende ancor di più l’idea di come la palla viaggi tesa e possa far male per la qualità del movimento del polso nell’impatto, ma oggi andava ad aprirsi il campo con pazienza. Ha sbagliato troppo, proprio col rovescio, sul 2-0 30-0 e poi ancora sul 4-2, ma nel complesso ha colpito la palla senza mai dare quella chance a Kerber di aprirsi il campo. Forse non ce n’era bisogno, dato che i passetti della tedesca erano molto circostanziati, fatti con cautela, senza mai spingersi più di tanto anche in fase offensiva dove oggi avrebbe dovuto essere molto più efficace ribaltando queste trame e spingendo poi per prendersi i punti, ma non ne aveva. Pochi vincenti nel primo set e la beffa di aver perso quel parziale da 40-0 nel proprio turno di battuta nel decimo game, 5-4 Potapova.
Eppure, anche lì, un esempio di come oggi per la campionessa di Wimbledon non fosse giornata: il primo punto vinto dalla russa è stato su una smorzata non perfetta, ma dove la tedesca non è neanche partita. Tutti noi riconosciamo una grande qualità difensiva a tutto campo della nativa di Brema, eppure in quelle occasioni in cui doveva correre non ha mai avuto il tempismo, lo scatto giusto. Un virus subito dopo Miami, una brutta storta alla caviglia destra (fasciata anche oggi) e al suo arrivo in Francia aveva detto che sarebbe stata felice già solo portando a termine la prima partita. Il problema è che le è capitata un’avversaria giovanissima, in rampa di lancio (classe 2001, dominatrice del circuito junior lasciato addirittura a fine 2016) e con una determinazione da far spavento. Abbiamo avuto la fortuna di scambiarci due chiacchiere in Australia, quando vinse la sua prima partita in un Major, e quello che ne veniva fuori era un carattere veramente forte messo in campo anche oggi quando nel secondo parziale evitava nuovi guai e cacciava un’esultanza enorme (non la prima) dopo il punto del 5-2.
Non aveva avuto fin qui un 2019 strabiliante non fosse per un successo contro una top-20 a Praga (Anastasija Sevastova) e non aveva passato le qualificazioni a Indian Wells, Miami, Madrid e Roma, eppure le qualità ci sono per vederla più in alto di quel numero 81 che da oggi sarà migliorato. Eliminando la numero 5 del seeding, inoltre, si è aperta un varco interessante in una zona di tabellone comunque chiaramente indicata a degli exploit proprio per la condizione non buona di Angelique, che torna a casa con un brutto ko per quando difficilmente considerabile come sorpresa. In caso di un secondo turno contro Marketa Vondrousova, ci sarà da divertirsi.
Altri risultati
Garbine Muguruza è riuscita a riprendersi appena in tempo dallo spavento di un primo set perso contro Taylor Townsend e, pur non entusiasmando, ha rimesso la partita sui suoi binari portandosi al secondo turno e chiudendo il match 5-7 6-2 6-2. Al prossimo turno la campionessa del 2016 avrà Johanna Larsson, che ha superato 6-3 6-4 Magdalena Rybarikova. Dalla parte della spagnola c’è anche Elina Svitolina, che ha aperto con un buon 6-3 6-3 contro Venus Williams. La statunitense, che sta calando in maniera ormai importante dal punto di vista fisico tanto da far fatica almeno da Indian Wells a spingere con la prima (il 70% di prime palle in campo oggi deriva da una potenza abbastanza ridotta) e a imporsi nello scambio contro una giocatrice che sta dando segnali di ripresa dopo gli ultimi tribolati mesi. Svitolina, che è apparsa piuttosto aggressiva soprattutto col dritto, ha subito 3 break in tutto l’incontro penalizzata un po’ troppo dalla differenza tra la prima e la seconda palla di servizio, ma in risposta il rendimento si innalzava con Venus che alla fine ha vinto appena 2 degli 8 turni di battuta. Per l’ucraina ora ci sarà un derby contro la connazionale Kateryna Kozlova.
Tutto piuttosto semplice per Karolina Pliskova, che malgrado 3 turni di battuta persi ha prevalso 6-2 6-3 contro Madison Brengle. Troppo semplice, per lei, arrivare al break in risposta con un’avversaria che non riusciva mai a proteggere il proprio servizio e non brillava neppure in solidità difensiva, l’arma che avrebbe dovuto sfruttare per cercare di ributtare al di là più palle possibili e sperare in un calo di attenzione della ceca, da quel punto di vista non sempre impeccabile. A conti fatti, però, era davvero dura per Pliskova non portare a casa la vittoria oggi e alla fine è arrivato il sesto successo consecutivo con adesso un secondo turno che la vedrà di fronte all’ex top-100 Kristina Kucova, vincitrice 6-4 6-2 contro Svetlana Kuznetsova. Sarà molto più interessante, dovesse verificarsi, il terzo turno che potrebbe vedere la ceca contro Petra Martic (n.28 del seeding, vincitrice 6-1 6-2 contro Ons Jabeur) o Kristina Mladenovic (6-2 7-6 a Fiona Ferro).
Marketa Vondrousova ha battuto 6-4 6-3 Yafan Wang creando un interessante secondo turno contro Anastasia Potapova, mentre Belinda Bencic ha battuto abbastanza facilmente Jessika Ponchet 6-1 6-4.
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