V. Kuzmova b. [4] K. Bertens 3-1 rit.
È già finito il Roland Garros di una delle protagoniste più attese: Kiki Bertens. Arrivata a Parigi con speranze addirittura di arrivare fino in fondo e provare a vincere il titolo, l’olandese è stata invece costretta a un doloroso ritiro indietro 3-1 nel proprio match di secondo turno contro Viktoria Kuzmova.
È successo tutto all’improvviso, ma dopo non essere riuscita ad arrivare su un dritto angolato della slovacca la numero 4 del seeding si è diretta verso il proprio angolo e si è seduta, attendendo l’arrivo della fisioterapista. Nel breve dialogo avuto, Bertens ha riferito che non aveva forze e le stavano tremando le mani.
È arrivato il dottore, l’olandese ha ripetuto anche a questi come era la situazione e cosa stesse sentendo e mentre lui cercava di capire di più del suo problema Kiki era molto scettica che la situazione potesse migliorare, arrivando anche a qualche lacrima in volto probabilmente per un mix di emozioni negative visto quanto lei stessa tenesse a questo appuntamento dopo l’ottimo percorso fatto fin qui e il titolo a Madrid vinto poche settimane fa. Dopo un altro scambio di battute, è arrivata la fine con la stretta di mano prima a Kuzmova, che è sembrata sorpresa come tutti, e poi all’arbitro.
L’inizio partita, per quello che poteva valere, raccontava effettivamente di una Bertens ancora non perfetta. Aveva subito un break sul 2-1 per la sua avversaria e non riusciva nell’intento di spostarla lungo il campo, ma nel quinto game si sono visti anche un paio di dritti scarichi a metà rete prima del momento in cui, non raggiungendo l’ultimo vincente della sua avversaria, ha dovuto prendere la decisione di fermarsi.
Cade così, nella maniera peggiore, una delle più accreditate almeno al raggiungimento della semifinale. Per come si sono posizionate le teste di serie, infatti, c’erano altissime probabilità di vederla almeno tra le migliori 4, consapevoli del fatto che una vera “anti Bertens” dell’ultimo periodo non c’era dall’altra parte. Un ritiro dolorosissimo, soprattutto per tutto quanto di bello le è successo di recente e il carico di aspettative che aveva. Una perdita pesante anche per l’intero tabellone femminile.
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