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ATP Roma: Federer, un forfait che dispiace. Ma l’ammirazione è più forte

ATP Roma

E così Federer saluta Roma senza neanche scendere in campo per i quarti. Non si può dire che la possibilità non fosse balenata alla mente già l’altro ieri, quando l’intero programma quotidiano era stato cancellato per la pioggia. A quel punto Roger, come la gran parte dei colleghi, avrebbe dovuto giocare due match nel giro di poche ore per restare nel torneo. A un tennista di quasi trentotto anni, appena rientrato sulla terra dopo tre stagioni, era chiedere troppo.

Ieri Roger è stato quasi commovente. In mattinata si è sbarazzato con una certa facilità del portoghese Joao Sousa e nel pomeriggio ha battagliato per oltre due ore e mezza con un cliente assai scomodo come Borna Coric. Un giocatore meno professionale, o privo del suo amore viscerale per la racchetta, avrebbe mollato nel corso del secondo incontro. Bastava farlo nel modo giusto e nessuno si sarebbe azzardato a criticare l’anziano fuoriclasse, cui chiunque avrebbe riconosciuto tutte le attenuanti del caso.

Invece The Swiss Maestro ha lottato strenuamente, non si è dato per vinto nemmeno quando il punteggio e l’andamento degli scambi lo vedevano in pesante difficoltà. Ha saputo risollevarsi, annullare due matchpoint e prevalere con grinta in una volata tiratissima.

Assistendo alla successiva conferenza stampa, c’era la curiosità di verificare se Roger avrebbe fatto qualche riferimento, anche lontano e indiretto, all’eventualità di un forfait. Lui, però, pur ammettendo come logico la stanchezza, non ha detto nulla al riguardo (e neanche è stato sollecitato).

Evidentemente, però, la notte non dev’essere stata delle migliori e stamattina il venti volte campione Slam si è svegliato con il problema alla gamba destra di cui ha dato comunicazione all’ATP. Con il Roland Garros alle porte, non era consigliabile rischiare di buttare mesi di lavoro.

Il forfait è giunto inevitabile, ed è ovvio che sia un vero peccato. Ai romani, comunque, resta negli occhi lo stupore per quanto realizzato ieri, qualcosa che va oltre la semplice ammirazione per lo sportivo ma raggiunge anche la persona. Roger ha davvero dato tutto, e oggi ha pagato dazio, lasciando via libera a Tsitsipas. L’auspicio è che recuperi in tempo per Parigi e lì riesca a difendere al meglio le proprie chance. Roma, in ogni caso, capisce e gli perdona la rinuncia. Sperando di poterlo rivedere all’opera il prossimo anno, per vivere assieme a lui nuove indimenticabili emozioni.

Fabrizio Fidecaro

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