Gli italiani al Foro Italico
(10) Fabio Fognini b. Jo-Wilfried Tsonga 6-3 6-4
C’era grande attesa per il debutto del neo-campione di Monte-Carlo, e Fognini non ha deluso i tantissimi tifosi che assiepavano gli spalti del centrale. Fabio gioca bene, e non è certo una scoperta. Di nuovo c’è che, dopo il trionfo di Monte-Carlo, il ligure sembrerebbe aver acquisito una maggiore consapevolezza di sé, allargando i propri orizzonti tennistici. Nella serata romana ha regolato con buona autorità un ex top five quale Jo-Wilfried Tsonga, tenendo ben saldo il pallino del gioco e non lasciando intravedere al rivale alcuna incrinatura da provare ad attaccare.
Logico che non sia più lo Tsonga di qualche anno fa, specie dopo il lungo stop per l’infortunio al ginocchio che l’aveva fatto precipitare al numero 262 del ranking lo scorso novembre. Ora il trentaquattrenne di Le Mans è risalito al n. 92, ma nel Principato, teatro della maggiore impresa del suo avversario, ha accusato un problema alla schiena che l’ha costretto al ritiro nel match di primo turno che lo opponeva a Taylor Fritz. Per testare la propria ripresa, il transalpino ha giocato poi a fine aprile il Challenger di Bordeaux, uscendo nei quarti per mano dello slovacco Filip Horansky.
Nel set d’avvio Fabio ha messo a segno il break già sul 2-1, salvandosi poi con autorità da 15-40 nel game seguente. Qualche difficoltà è emersa giusto al momento di concludere l’opera: l’azzurro vi è riuscito solo alla sesta opportunità, dopo aver mancato tre palle set sul servizio dell’avversario nell’ottavo gioco e due nel successivo. Per la verità Tsonga ha avuto a disposizione anche una possibilità per ottenere il controbreak, ma un suo rovescio si è fermato sul nastro.
Tutto pareva procedere in maniera ancor più semplice nel secondo parziale. Il break è giunto direttamente in apertura, suggellato da un gran passante di diritto tirato quasi da fuori del campo, ed è stato ripetuto nel quinto game. In tribuna Sergi Bruguera, illustre coach di Tsonga, aveva l’aria sconsolata nel vedere il suo protetto sballottato invano qua e là. Avanti 4-1 e servizio, però, Fabio ha allentato un po’ la tensione, restituendo uno dei due break. Si è comunque ripreso con prontezza, chiudendo il match senza concedere ulteriori chance. Grandi sorrisi tra i due mentre si stringevano la mano e via ai festeggiamenti, con gli altoparlanti a diffondere a tutto volume il successo della scorsa estate dei Thegiornalisti “Felicità puttana”.
Fognini ha ottenuto così la seconda affermazione in sei confronti diretti con Tsonga: aveva vinto l’ultimo, due anni fa sul cemento di Indian Wells, mentre sulla terra prima di oggi era sotto per 2-0 (Roland Garros 2012 e Monte-Carlo 2014). Il tennista di Arma di Taggia affronterà mercoledì il vincente tra Radu Albot e Benoit Paire, che si affronteranno domani nel match d’apertura sul campo 3.
(16) Marco Cecchinato b. Alex De Minaur 4-6 6-3 6-1
Marco Cecchinato approda, non senza qualche difficoltà, al secondo turno degli Internazionali. Sul centrale del Foro Italico il palermitano, numero 16 del seeding, era atteso a un debutto potenzialmente insidioso, contro l’emergente australiano Alex De Minaur. In effetti il ventenne di Sydney ha fatto valere la propria freschezza, specie nel primo set, ma ha finito per pagare l’inesperienza e la poca dimestichezza con la superficie (nella stagione non ha ancora vinto un match sul rosso).
Cecchinato, che invece sulla terra si trova a meraviglia, ha atteso che passasse il temporale per impossessarsi con saldezza delle redini dell’incontro e, una volta pareggiato il conto dei set, sfruttare l’inerzia ormai favorevole.
De Minaur si è aggiudicato la frazione d’avvio per 6-4, recuperando lo 0-2 iniziale, e ha strappato la battuta all’avversario in apertura di secondo set. Immediata la reazione del siciliano, che ha messo a segno il controbreak e, dopo aver rischiato di nuovo nel game successivo, ha allungato in modo inesorabile.
Senza storia il terzo, con il semifinalista dell’ultimo Roland Garros, ormai in fiducia, subito avanti e l’inutile tentativo di De Minaur di non farsi staccare. Il prossimo impegno per l’attuale numero 19 del ranking ATP sarà contro il tedesco Philipp Kohlschreiber, vincitore ieri in tre set su Gilles Simon.
(11) Karen Khachanov b. Lorenzo Sonego 6-3 6-7(1) 6-3
Lorenzo Sonego non va lontano dal bis di Monte-Carlo, ma alla fine deve arrendersi a Karen Khachanov al primo turno degli Internazionali BNL d’Italia. Il torinese, ventiquattro anni compiuti giusto l’altro ieri, ha pagato le false partenze nel primo e nel terzo set, mancando la seconda affermazione consecutiva contro il potente russo, undicesimo del seeding capitolino.
In avvio l’azzurro ha stentato a entrare in partita, ritrovandosi subito sotto per 3-0: uno svantaggio determinante perché a Khachanov è bastato tenere i propri turni di battuta per chiudere 6-3, pur dovendo annullare due chance del controbreak nel quinto e nel settimo game.
Molto bene Sonego nel secondo set, conquistato con un tie-break pressoché perfetto (sette punti a uno), dopo aver rischiato per due volte consecutive di perdere il servizio sul 2 pari.
L’inizio del terzo è stato la fotocopia del primo, con il monocorde picchiatore moscovita a scattare meglio sui blocchi, portandosi sul 3-0. Dopo il secondo game Sonego ha richiesto l’intervento del fisioterapista, che gli ha massaggiato a lungo la coscia sinistra. Qui, come spesso accade al rivale di un giocatore con problemi fisici, Khachanov si è un po’ deconcentrato: avanti 3-1, ha subito il controbreak. Il piemontese, trascinato da un pubblico forse fin troppo caldo, non è però riuscito a completare la rimonta perché ha perso nuovamente la battuta nel gioco seguente. Stavolta Karen non si è fatto riavvicinare e ha chiuso poco dopo sul 6-3. Concretizzato il matchpoint, il vincitore dell’ultimo Master 1000 di Parigi Bercy ha rivolto gesti polemici nei confronti del pubblico, che a suo dire ha cercato più volte di disturbarne l’esecuzione dei colpi. Con un sorriso, comunque, nello stringere la mano all’avversario, Khachanov ha precisato che ovviamente non ce l’aveva con lui, ma solo con qualche scalmanato sugli spalti.
Il russo, appena al nono successo su venti incontri stagionali (il secondo su sei sul rosso), se la vedrà al secondo round con lo spagnolo Roberto Bautista Agut, che ieri sera ha sconfitto in tre set Andreas Seppi.
Viktoria Kuzmova b. Sara Errani 6-1 6-0
Triste vedere l’ex numero 5 del mondo rimediare un game sul campo 2 contro la slovacca Viktoria Kuzmova, 43esima del ranking WTA. Sara Errani non appare convinta, fatica a tenere lo scambio, e la logica conseguenza è il punteggio incassato oggi. L’auspicio è che la ravennate sappia ritrovarsi, sia fisicamente sia mentalmente.
Amanda Anisimova b. Elisabetta Cocciaretto 6-3 6-3
Finisce con tutti gli onori il bel sogno di Elisabetta Cocciaretto agli Internazionali. La diciottenne di Ancona, numero 779 WTA, si era guadagnata la wild card per il main draw nelle prequalificazioni. Al primo turno si è trovata di fronte la coetanea statunitense Amanda Anisimova (entrambe classe 2001, ma in verità Amanda diventerà maggiorenne solo a fine agosto), tennista già rodata, n. 53 del mondo, capace qualche settimana fa di conquistare a Bogotà il primo titolo nel circuito maggiore.
Giusto il tempo di superare la comprensibile emozione, costatale i primi tre game, e poi Elisabetta ha lottato su ogni palla, facendo quasi match pari per due set con la lucky loser di origini russe. Nel secondo parziale si è addirittura portata avanti di un break, prima di subire la rimonta e arrendersi. Per lei resta la soddisfazione di un traguardo difficilmente immaginabile fino a poco tempo fa, con la speranza che giocare tornei del genere divenga presto la normalità.
Sofia Kenin b. Jasmine Paolini 6-1 6-2
In una notte fredda e piovosa anche l’ultima delle tre azzurre in main draw, Jasmine Paolini, saluta il Foro Italico al debutto. Sul centrale la ventitreenne di Castelnuovo di Garfagnana si aggiudica il primo game contro Sofia Kenin, oltre due anni più giovane ma ben più rodata nel circuito. Poi, però, la statunitense conquista nove giochi di fila Kenin, prima che la serie venga interrotta con un servizio tenuto a zero sul 6-1 3-0, dopo che al cambio di campo Jasmine ha ascoltato gli illuminati consigli del coach Renzo Furlan. La numero 37 WTA sale poi sul 5-1, manca due chance per il doppio 6-1 cedendo per la prima volta la battuta, ma chiude subito dopo.
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